Quando si deve cambiare sede di lavoro

L'anno scorso FFS Cargo ha trasferito la manutenzione delle locomotive da Basilea Wolf all'area di Dietikon. 13 impiegati hanno cambiato luogo di lavoro al cantiere di smistamento Limmattal. Vi mostriamo come hanno vissuto il cambiamento e come la squadra di Dietikon vive la nuova situazione.

Tempo di lettura: 4 minuti

Il sole splende, il freddo penetra lentamente nelle ossa: è una gelida mattina d'inverno all'impianto di servizio di FFS Cargo a Dietikon. Ai margini della stazione di smistamento di Limmattal – per la precisione alla RBL Est – vengono riparate le locomotive di FFS Cargo Svizzera: il repertorio del team spazia dalle Re 420 alle Re 620, passando per le Eem 923 e le Am 843. Quanto alle mansioni, si tratta principalmente di diagnosi di guasti alle locomotive, cambi di sale montate, manutenzioni ogni 60 giorni, sostituzione di filtri, rabbocchi di olio o riparazioni ai tubi dell'aria.

Nelle conversazioni tra i collaboratori si nota subito qualcosa: si parlano due dialetti diversi. Due terzi di loro parlano il dialetto di Zurigo, gli altri un dialetto che sembra provenire da una regione più a nord, probabilmente Basilea.

Tutto ciò è una conseguenza della riorganizzazione dei team decisa da FFS Cargo nell'ambito della strategia adottata per le sue officine. Da fine 2018, dunque, la manutenzione delle locomotive nazionali è concentrata a Dietikon, mentre Briga continua a fungere da sede esterna per l'area sud-occidentale. I carri merci vengono invece prevalentemente riparati a Muttenz. Alla fine dello scorso anno l'impianto di servizio sull'area di Basel Wolf, dove fino a poco tempo fa un team di 25 persone riparava le locomotive di FFS Cargo, è stato sgomberato e consegnato alla divisione Viaggiatori, che vi accoglie ora i treni FLIRT e Giruno.

In auto fino alle locomotive

Ma torniamo a Dietikon. «Quando nell'estate 2016 ho sentito parlare per la prima volta di questo trasferimento, devo ammettere di essere stato preso dallo sconforto», confessa Ahmet Asik. Lui è uno dei collaboratori di Basilea a cui è toccato traslocare. «Molti di noi vivono in Francia o in Germania e già arrivare a Basilea rappresenta una trasferta non indifferente. Non riuscivo a immaginarmi come sarei riuscito a cavarmela con un tragitto fino a Dietikon.»

Ahmet è disponente all'impianto di servizio. Si occupa delle locomotive in entrata e in uscita, pianifica i passaggi, è competente per l'assegnazione dei turni. Nel frattempo, si è abituato alla nuova sede di lavoro, nonostante continui a vivere nella parte francofona del cosiddetto «Dreiländereck» di Basilea. Il lungo tragitto non gli pesa, anche se ammette ridendo che è un po' paradossale: «Mi occupo di locomotive ma vado al lavoro in auto. Con i mezzi pubblici, da porta a porta ci metterei molto di più, dato che non ho buone coincidenze e l'impianto di servizio non è vicinissimo alla stazione di Dietikon.»

Ahmet non è l'unico a pendolare tra Basilea e Dietikon. Alcuni suoi colleghi, però, hanno traslocato nelle vicinanze, come Gino Rattunde: «La mia ragazza viveva comunque già a Dietikon, quindi per me il cambiamento è stato addirittura positivo.» Ma non tutti l'hanno presa bene come Ahmet e Gino. Sette collaboratori di Basilea hanno trovato un nuovo incarico nell'impianto di servizio di Muttenz, dove è stato creato un nuovo punto d'appoggio, seppur più piccolo, per le locomotive di SBB Cargo International. Alcuni, ma pochi, hanno deciso di cambiare lavoro. Il trasloco però non ha comportato alcun licenziamento.

Nuovi colleghi e nuove procedure

Il cambiamento c'è stato anche per i collaboratori di Dietikon, che hanno ora 13 nuovi colleghi con un altro dialetto, i quali hanno portato in dote il loro capo, Jegan Ratnam, e le loro procedure. Prima della riorganizzazione, il team di Dietikon − che nel frattempo conta una cinquantina di collaboratori − lavorava dal lunedì al venerdì durante il classico orario lavorativo. Ora invece si lavora a turni, dal lunedì alla domenica, dalle sei del mattino alle undici di sera.

«Naturalmente è stato un grande cambiamento per noi», spiega Lukas Meier. Lukas lavora all'impianto di servizio di Dietikon da otto anni, è caposciolta e, prima dell'arrivo di Jegan, ha assicurato la direzione ad interim dell'unità IH. Si occupa inoltre di cinque apprendisti. È ben consapevole del fatto che i clienti apprezzino il lavoro nel fine settimana: «Vedere il motivo del cambiamento ce lo rende più semplice da accettare.» È però anche sicuro che ci vorrà ancora del tempo prima che tutti si abituino al nuovo team e ai nuovi orari di lavoro.

E cosa ha in serbo questo nuovo anno? «Sono certo che riuscirò a farne un team ben rodato», dichiara Jegan Ratnam, alla testa della nuova squadra. Tenendo sempre aperta la sua porta, promuovendo lo scambio reciproco e organizzando regolarmente workshop, intende infatti fare dei «suoi ragazzi» un team affiatato. Di ostacoli da superare ce ne saranno ancora molti e ci vorrà del tempo finché tutti si saranno abituati gli uni agli altri. Ma qualcuno è di certo già partito con il piede giusto: «Mi piace moltissimo lavorare qui. Mi spiace solo che abbiamo lasciato appesa a Basilea la bandiera dell'FC Basel», afferma Ahmet, contagiando subito tutti con la sua risata.