Porte aperte: una questione seria sottoposta a indagini dettagliate

Circolare con una porta aperta è un grave malfunzionamento. Le FFS fanno di tutto per evitarlo. In questi casi ai viaggiatori si raccomanda di azionare il freno d’emergenza e di non mettersi in pericolo. Le FFS approfondiscono ogni segnalazione e per ognuna analizzano l’accaduto nel dettaglio.

Tempo di lettura: 22 minuti

Stato: 11 novembre 2019

Da inizio novembre, in tutto il Paese diversi media hanno riferito di singoli treni in circolazione con una porta aperta. Le FFS sono a conoscenza di ogni singolo episodio e li prendono molto seriamente.

Le FFS approfondiscono ogni segnalazione e per ognuna di esse analizzano l’accaduto nel dettaglio. Per garantire il buon funzionamento dei veicoli, le FFS controllano le porte con regolarità nell’ambito della manutenzione preventiva ma un difetto, purtroppo, può venire alla luce anche durante la corsa.

Se un passeggero scopre una porta aperta durante il viaggio, deve immediatamente azionare il freno d’emergenza. Successivamente, deve informare gli assistenti clienti e avvisare se possibile anche gli altri passeggeri. I clienti e gli assistenti clienti non devono mettersi in pericolo e pertanto non devono in nessun caso tentare di chiudere da soli le porte aperte durante il viaggio.

Stato: 23 settembre 2019

Il livello di sicurezza delle porte delle carrozze CU IV sarà portato agli standard dei treni più moderni; per far questo saranno necessari importanti lavori negli anni a venire. D'intesa con i partner sociali, le FFS hanno deciso che per fine settembre verrà modificato il processo di partenza dei treni fino a quando non saranno conclusi i lavori aggiuntivi pianificati. Per i treni con questo tipo di porte o sistemi simili, gli assistenti clienti attiveranno la chiusura automatica delle porte allo scoccare del minuto. Dall'esterno del treno controlleranno poi che le porte si siano chiuse e autorizzeranno la partenza solo dopo essere saliti nel treno ed aver chiuso anche la loro porta. Questa procedura contribuisce ad aumentare ulteriormente il grado di sicurezza per il personale e i passeggeri.

La modifica concerne i treni spola Re 460 e le composizioni trainate da locomotiva. I sistemi di chiusura delle porte dei treni più moderni sono dotati di elementi di sicurezza aggiuntivi: per tutti gli altri treni continuerà pertanto a essere utilizzato il processo standard.

Questa modifica è una misura presa dalle FFS indipendentemente dall'inchiesta ancora in corso sull'incidente mortale del capo assistenza clienti a inizio agosto. Nel frattempo sono stati accuratamente analizzati i controlli speciali alle porte delle CU IV portati a termine a fine agosto.

Stato 2 settembre 2019

  • Nei fatti descritti nell’edizione del 1° settembre 2019 del Sonntagsblick non si parla del sistema antipizzicamento difettoso bensì di un difetto che in rari casi può portare a una chiusura parziale delle porte.
  • Come affermato dalle FFS in un comunicato stampa lo scorso 23 agosto, questo difetto era noto alla Divisione Viaggiatori già prima dell’incidente di inizio agosto. Nel mese di luglio 2019, quindi prima dell’incidente, la Divisione Viaggiatori aveva iniziato a correggere questo difetto con l’installazione dell’interruttore del battente della porta.
  • Non corrisponde al vero che l’installazione dell’interruttore del battente della porta è stato posticipato. Un’installazione di questo tipo è complessa e deve essere analizzata nel dettaglio. Nell’ambito del processo di implementazione le domande legate alla tecnica, alle questioni finanziarie, operative e giuridiche devono essere chiarite e autorizzate. In questi casi può succedere che, per motivi diversi, le tempistiche si allunghino.
  • Non è possibile stabilire se i fatti siano o meno legati all’incidente di inizio agosto. L’esatta dinamica dell’incidente non è ancora nota ed è attualmente oggetto dell’indagine della SISI.
  • Un incidente legato alla chiusura parziale delle porte non è al momento noto alle FFS.
  • Le indicazioni fornite due settimane fa dall’UFT saranno implementate dalle FFS; le misure immediate e gli adattamenti richiesti dall’UFT garantiscono la sicurezza dei viaggiatori e dei collaboratori. In un ulteriore comunicato del 29 agosto 2019 le FFS hanno nuovamente informato sul pacchetto di misure legato alle carrozze CU IV. Il pacchetto è stato controllato e confermato sia dal SISI che dall’UFT.

Situazione al 29 agosto 2019

Le informazioni più importanti del comunicato stampa sono riassunte qui:

  • Il controllo speciale è terminato. La sicurezza delle carrozze CU IV è garantita.

  • Risultato: sulle 1832 porte delle 458 vetture CU IV controllate sono stati riscontrati 572 difetti, la maggior parte dei quali privi di ripercussioni sul funzionamento delle porte e irrilevanti per la sicurezza. Si è trattato, ad esempio, di rettificare le regolazioni delle porte.

  • Su 69 porte sono stati riscontrati difetti rilevanti per la sicurezza nel funzionamento della protezione antipizzicamento. Le porte in questione sono state immediatamente riparate o bloccate.

  • Oltre ai controlli speciali dei sistemi delle porte, è stato rivisto anche il processo di autorizzazione per la partenza dei treni, che è risultato sicuro. Si sta ora valutando se aggiungere ulteriori elementi di sicurezza.

  • Entro la fine di ottobre verrà migliorato il sistema di segnalazione del blocco delle porte per la corretta indicazione della posizione delle porte in cabina di guida.

  • La task force rimane all’opera e coordina l’attuazione del pacchetto completo di misure.

Trovi qui le informazioni complete per i media.

Nel corso dei controlli regolari molti difetti non sono stati individuati. L’audit ordinato dall’UFT è un segnale di sfiducia nei confronti del personale addetto alla manutenzione?

Ci terrei, in primo luogo, a collocare il numero di difetti riscontrati nel contesto dell’approccio adottato per i controlli speciali. A differenza dei moduli di manutenzione ordinaria, questo mandato di ispezione prevedeva non solo di effettuare un controllo funzionale su tutti gli elementi principali delle porte, ma anche di chiarire le loro condizioni in generale. Inoltre, ai collaboratori è stato chiesto di riferire meticolosamente ogni genere di irregolarità. Sono quindi stati rilevati anche difetti senza un influsso diretto o indiretto sul funzionamento degli elementi delle porte, come guarnizioni della protezione antipizzicamento leggermente usurate. Abbiamo però constatato anche situazioni rilevanti per la sicurezza. Delle 1832 porte esaminate, sono state rilevate 69 protezioni antipizzicamento che al momento dell’ispezione non funzionavano alla perfezione.

Consideriamo l’audit ordinato dall’UFT non come un segnale di sfiducia, ma come logica conseguenza del rapporto intermedio del SISI e dei dati raccolti con i controlli speciali – e come opportunità per migliorare ulteriormente.

Vorrei parlare della decisione dell’UFT in generale. Nella task force abbiamo trattato quattro ambiti: le carrozze CU IV, la valutazione globale della flotta, le segnalazioni di clienti e collaboratori e il processo di segnalazione delle FFS. Sulla base dei risultati abbiamo elaborato un pacchetto di misure, e questo in modo proattivo – quindi prima della decisione dell’UFT. Ad eccezione dell’audit della manutenzione, il nostro pacchetto di misure comprendeva già tutte le disposizioni dell’UFT. In pratica l’UFT ha avvalorato i provvedimenti che avevamo già deciso e avviato.

Come si svolgerà l’audit della manutenzione?

Nel quadro delle attività complementari verrà redatto un capitolato d’oneri e, successivamente, si valuterà l’azienda più adatta per l’audit. Immagino che la verifica sarà ampia e ci permetterà di trarre molti insegnamenti. Ecco perché consideriamo l’audit un’opportunità per le FFS.

«Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che nel corso dell’ultimo mese hanno contribuito a gestire questa difficile situazione. »
Linus Looser, capo della task force CU IV

Per quanto riguarda il processo di autorizzazione per la partenza dei treni, la task force ha valutato l’opportunità di integrare un ulteriore elemento di sicurezza. A che punto siete?

Abbiamo esaminato vari adeguamenti possibili, dando sempre la priorità alla sicurezza del personale e dei viaggiatori. Entro metà settembre valuteremo i risultati in virtù del regolamento K250.0 «Gestione delle modifiche rilevanti per la sicurezza». Infatti, quando si tratta di modifiche ai processi rilevanti per la sicurezza la qualità ha la precedenza sulla rapidità. La valutazione sarà di competenza di responsabili del settore centrale Sicurezza e qualità con la collaborazione attiva delle unità Assistenza clienti e Cleaning, Condotta dei treni e Tecnica della flotta.

La protezione antipizzicamento di tutte le porte delle carrozze CU IV sarà ammodernata entro 4-5 anni. Perché un arco di tempo così lungo?

Dall’attuale punto di vista, ammoderneremo integralmente i sistemi delle porte delle vetture CU IV e adempieremo alle disposizioni dell’UFT. Dovremo avviare un cosiddetto «progetto di modifica dei veicoli», ma per farlo dobbiamo prima di tutto avere un’idea chiara del risultato che vogliamo ottenere. Dopo di che, metteremo a concorso pacchetti di prestazioni quali servizi completi di ingegneria per elementi meccanici, elettronici, di comando, pneumatici, e li integreremo nel contesto esistente delle carrozze. La procedura di approvazione dipenderà dall’entità delle modifiche. La soluzione tecnica abilitata verrà prodotta e installata sulle vetture. Per quanto possibile, la conversione dei veicoli deve tenere conto delle esigenze dell’esercizio. Per esperienza, una procedura del genere richiede dai 4 ai 5 anni.

Verranno controllati anche altri treni?

Subito dopo l’incidente, Tecnica della flotta ha effettuato una prima valutazione dei rischi. Ne abbiamo discusso nella task force e abbiamo confermato tale valutazione. In conclusione, 90 carrozze Bt4 IC e 232 carrozze EC hanno sistemi di porte più moderni, ma simili. Avevamo pertanto avviato i preparativi per realizzare controlli speciali sulle carrozze EC e Bt4 IC già prima della decisione dell’UFT. Il resto della flotta dispone di sistemi di porte più moderni e, in parte, di elementi di sicurezza aggiuntivi, come barriere fotoelettriche.

Quando inizieranno i controlli speciali sulle carrozze EC e Bt4 IC e quanto dureranno?

I controlli speciali delle carrozze EC e Bt4 IC inizieranno a settembre. Esamineremo innanzitutto le Bt4 IC, poiché le porte di queste carrozze sono le più simili a quelle delle CU IV. Ultimeremo i controlli speciali su questi due tipi di carrozze al più tardi a fine ottobre.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che nel corso dell’ultimo mese hanno contribuito a gestire questa difficile situazione.

Stato: 23 agosto 2019

In seguito all’incidente mortale del 4 agosto di un capo assistenza clienti, martedì il Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) ha pubblicato il suo rapporto intermedio in merito a questo evento che ha coinvolto una CU IV. Inoltre, oggi l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha presentato le sue direttive.

Oggi le FFS hanno informato i media sul pacchetto di misure CU IV. Qui puoi guardare il video della conferenza stampa.

La conferenza stampa si è tenuta in tedesco. Trovi la presentazione di Andreas Meyer a destra sotto «Download».

Le informazioni più importanti del comunicato stampa sono riassunte qui:

  • Dopo il tragico incidente costato la vita a un capo assistenza clienti, le FFS hanno subito elaborato una serie di misure.

  • La scorsa settimana le FFS hanno riesaminato il processo di autorizzazione per la partenza dei treni che è risultato sicuro. Si sta ora valutando l’installazione di ulteriori elementi di sicurezza mediante il coinvolgimento di tutte le categorie professionali interessate e della commissione del personale.

  • Le FFS hanno ordinato controlli speciali alle porte delle carrozze unificate (CU) IV, tre quarti dei quali sono già stati eseguiti. I lavori si concluderanno il 28 agosto. Le porte con difetti sensibili dal punto di vista della sicurezza vengono subito riparate o bloccate.

  • Nel contempo le FFS hanno elaborato un pacchetto di misure per le CU IV che integra le raccomandazioni del Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) e le direttive dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT), che le FFS si impegnano ad attuare tempestivamente.

  • Entro la fine di ottobre verrà migliorato il sistema di segnalazione del blocco delle porte per la corretta indicazione della posizione delle porte in cabina di guida. Indicativamente entro 4 anni la protezione antipizzicamento verrà ammodernata su tutte le porte delle CU IV.

  • Le FFS sottopongono l’intera flotta di materiale rotabile a una valutazione dei rischi.

  • Le FFS hanno inoltre affidato esternamente l’analisi del sistema delle segnalazioni del personale rilevanti per la sicurezza. Le FFS trattano sistematicamente tutte le notifiche di clienti e collaboratori.

Trovi il comunicato stampa completo in tre lingue a destra alla voce «Downloads».

Come lavora la task force

In seguito all'incidente mortale di un capo assistenza clienti, una task force di 20 persone sotto la guida di Linus Looser, responsabile Produzione ferroviaria, è incaricata della sorveglianza e dell'attuazione delle misure immediate. Il suo compito:

  • controlli speciali delle porte delle CU IV (protezione antipizzicamento, sistema di chiusura);

  • verifica dei processi attuali incl. processo di licenziamento del treno;

  • controllo delle notifiche dei collaboratori nonché delle segnalazioni.

La task force si riunisce una volta al giorno, discute i più recenti dati e fatti acquisiti e, dove possibile e necessario, avvia ulteriori misure. Anche Toni Häne, capo Viaggiatori, interviene regolarmente.

Composizione
– direzione Task Force: Linus Looser
– direzione settore parziale Tecnica: Martin Hess
– direzione settore parziale Esercizio: Claudio Pellettieri
– direzione settore parziale Personale: Reto Liechti
– direzione settore parziale Qualità/processi/sicurezza: André Jenni
– direzione settore parziale Offerta/clienti: Emmanuel Stoll
– direzione settore parziale Ordine di controllo/disponibilità del materiale: Ernst Alder
– direzione settore parziale Comunicazione: Fritz Sterchi

É actualizzaze 21 agosto 2019

Il rapporto intermedio del SISI su CU IV: le FFS stanno già lavorando sulle misure relative alle raccomandazioni per la sicurezza

Oggi il Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) ha pubblicato un rapporto intermedio sul tragico incidente del 4 agosto. Le FFS fanno ora confluire le raccomandazioni del SISI nelle proprie indagini sul sistema di chiusura delle porte e stanno già lavorando su misure concrete sulla base di tali raccomandazioni. Dopo aver ricevuto eventuali disposizioni dall’UFT comunicheranno tutti i dettagli in merito. Anche dopo le raccomandazioni per la sicurezza del SISI, le FFS sono in grado di continuare a gestire le carrozze CU IV in sicurezza.

Oggi il Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) ha pubblicato il suo rapporto intermedio sull’incidente mortale del 4 agosto. Nel suo rapporto, l’ente investigativo sulla sicurezza presenta due raccomandazioni all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) per il miglioramento del sistema di chiusura delle porte. In seguito all’incidente, le FFS hanno immediatamente avviato delle indagini sul sistema di chiusura delle porte e sulla protezione anti-incastro e messo in atto misure immediate; le conclusioni del rapporto intermedio del SISI così come le raccomandazioni espresse saranno integrate nei lavori. Misure concrete per la loro implementazione sono già in corso.

Dopo aver ricevuto eventuali disposizioni dall’UFT competente, le FFS informeranno in modo dettagliato sulle misure correttive nonché sullo stato dell’implementazione delle misure immediate avviate. SISI, UFT e FFS sono in stretto contatto tra loro.

Il controllo speciale delle porte procede spedito

Le FFS fanno tutto quanto ragionevolmente possibile per garantire sempre la sicurezza dei viaggiatori e del personale. Benché la dinamica esatta dell’incidente non sia ancora stata chiarita, dopo il tragico evento del 4 agosto le FFS hanno avviato una serie di misure immediate. Le FFS stanno sottoponendo tutte le porte delle carrozze di tipo CU IV a un controllo aggiuntivo che si protrarrà nelle prossime settimane. Ad oggi sono stati ispezionati due terzi delle carrozze. Le porte difettose vengono riparate immediatamente oppure bloccate e contrassegnate come difettose; in tal caso la carrozza torna in servizio in attesa di poter essere riparata quanto prima.

Inoltre, le FFS hanno verificato l’attuale processo di autorizzazione per la partenza dei treni e ne hanno discusso con le parti sociali. Ne è risultato che il processo è sicuro per il personale e per i viaggiatori. Un gruppo di esperti interno sta ora verificando eventuali modifiche ai processi suscettibili di migliorare ulteriormente la sicurezza. Queste analisi vengono discusse anche con la commissione del personale.

La sicurezza è garantita

Secondo lo stato attuale delle conoscenze e l’analisi della sicurezza realizzata dalle FFS, non è tuttavia necessario mettere fuori servizio le carrozze CU IV. Le misure immediate garantiscono la sicurezza del personale e dei viaggiatori. La task force verificherà regolarmente questa valutazione sulla base dei controlli speciali e dell’inchiesta del SISI. Qualora l’attuale valutazione dovesse cambiare, le FFS avvieranno misure adeguate, indipendentemente dall’impatto sull’esercizio.

É actualizzaze 17 agosto 2019

Andreas Meyer, Toni Häne e Linus Looser: il punto della situazione

Sabato scorso il CEO delle FFS Andreas Meyer, il direttore di Viaggiatori Toni Häne e il capo della task force Linus Looser si sono recati a Herdern per seguire sul posto i controlli speciali alle carrozze CU IV.

É actualizzaze 14 agosto 2019

Le FFS avviano misure immediate dopo l’incidente mortale di Baden

Dopo il tragico incidente del 4 agosto, le FFS hanno analizzato il processo di autorizzazione per la partenza dei treni. Nelle prossime settimane le FFS sottoporranno tutte le porte delle carrozze di tipo CU IV a un controllo speciale.

La sicurezza è il bene più prezioso per il personale FFS e per i viaggiatori e rientra nei nove obiettivi del Gruppo. Le FFS fanno tutto quanto ragionevolmente possibile per garantire sempre la sicurezza dei viaggiatori e del personale. Benché la dinamica esatta dell’incidente non sia ancora stata chiarita (vedi Box), dopo il tragico incidente del 4 agosto le FFS hanno avviato una serie di misure immediate.

Verificato il processo di autorizzazione per la partenza dei treni

Le FFS hanno esaminato l’attuale processo di autorizzazione per la partenza dei treni e lo hanno illustrato anche ai partner sociali. Ne è risultato che il processo è sicuro per il personale e per i viaggiatori, come lo conferma anche la pratica. Gli assistenti clienti delle FFS, infatti, autorizzano quotidianamente la partenza di migliaia di treni. Nel fine settimana le FFS hanno scritto a tutti gli assistenti clienti per ribadire il tenore esatto del processo che, per inciso, è comunque oggetto della loro formazione. Ogni assistente clienti ha con sé la relativa lista di controllo.

Stephan Spörri, capo assistenza clienti e responsabile tecnico perito d’esame, mostra il processo di autorizzazione per la partenza dei treni.

Deciso un controllo speciale

Le carrozze unificate (CU) IV vengono sottoposte a controlli di manutenzione ad intervalli di 7-10 giorni, durante i quali i tecnici verificano di serie la protezione anti-intrappolamento di tutte le porte. A questi si aggiungono lavori di manutenzione delle porte a intervalli regolari, come la lubrificazione dell’azionamento ogni 240 giorni. Dopo il tragico incidente di Baden, le FFS hanno deciso di estendere le verifiche e di realizzare un controllo speciale delle CU IV. Tutti gli elementi di sicurezza delle porte d’accesso vengono controllati e, se vengono riscontrate anomalie, si procede immediatamente ad una manutenzione correttiva. Ogni giorno vengono ispezionate dalle 15 alle 20 carrozze; ci vorranno presumibilmente dalle 6 alle 7 settimane per controllare tutti i veicoli.

Rilevato un difetto nascosto

A seguito dell’incidente di Baden, le FFS stanno analizzando nel dettaglio l’intera tecnologia di protezione anti-intrappolamento. I test iniziali hanno rivelato un difetto finora nascosto. Ne è conseguito che la protezione anti-intrappolamento delle carrozze CU IV, nella cosiddetta modalità UIC, si sia attivata in modo meno sensibile del dovuto. È in modalità UIC che l’assistente clienti, dopo essersi assicurato che tutti i passeggeri siano saliti a bordo, avvia il processo di chiusura delle porte ancora aperte, ad eccezione della sua.

Le FFS hanno informato l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e il Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) in merito a questo difetto nascosto e stanno lavorando per individuarne la causa, così che possa essere eliminato al più presto. Secondo lo stato attuale delle conoscenze e l’analisi della sicurezza realizzata dalle FFS, non è tuttavia necessario mettere fuori servizio tutte le carrozze CU IV. Allo stato attuale dell’inchiesta del SISI, non vi sarebbe infatti nessun nesso con il tragico incidente del 4 agosto 2019 costato la vita al capo assistenza clienti.

Misure immediate per garantire la sicurezza

Le FFS hanno istituito una task force incaricata di coordinare le attività. Secondo lo stato delle conoscenze, le misure immediate decise dalle FFS garantiscono la sicurezza dei viaggiatori e del personale. La task force esaminerà regolarmente questa valutazione sulla base dei controlli speciali e delle indagini del SUST. Se le considerazioni attuali dovessero subire cambiamenti, le FFS non esiteranno ad adottare misure adeguate, anche se ciò dovesse avere notevoli ripercussioni sull’esercizio.

Le carrozze CU IV resteranno in servizio presumibilmente fino al 2030 (a partire dal 2020 solo come moduli di supporto insieme all’IC 2000). Di conseguenza, fino ad allora saranno in circolazione ancora circa 200 carrozze. L’orizzonte temporale non dipende tuttavia dai ritardi nell’introduzione del bipiano TLP. Da qualche tempo le FFS realizzano, presso le Officine di Olten, misure di conservazione del valore delle CU IV, rimuovendo la corrosione, riparando componenti e verniciando a nuovo i veicoli. Per motivi di capacità, a partire dal 2020 su ulteriori 93 carrozze questi lavori verranno probabilmente effettuati in Germania.

Il materiale rotabile delle FFS di nuova generazione dispone, nella zona delle porte, di elementi di sicurezza aggiuntivi come barriere fotoelettriche e sensori.

Inchiesta del Ministero pubblico e del SISI

Il Ministero pubblico e il Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) stanno indagando sul tragico incidente del 4 agosto. In parallelo, le FFS conducono le proprie analisi in maniera indipendente. Secondo le prime dichiarazioni del SISI, al momento dell’incidente la protezione anti-intrappolamento della porta in questione non era funzionante. Le ragioni del malfunzionamento sono oggetto dell’inchiesta in corso. Il 31 luglio scorso le FFS avevano ispezionato la carrozza in questione, senza riscontrare anomalie. Dopo aver controllato la carrozza, il SISI non ha finora ordinato alle FFS nessun provvedimento urgente.

É actualizzaze 17 agosto 2019

Incidente mortale per un capo assistenza clienti: prime risposte

Oggi alla stazione centrale di Zurigo si è svolta la cerimonia di commemorazione dell’incidente mortale con un minuto di silenzio. L’incidente solleva numerosi interrogativi. Ecco le prime risposte.

L’incidente ha sconvolto e colpito profondamente i collaboratori delle FFS. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia in lutto e le auguriamo tanta forza in queste ore difficili. La dinamica dell’incidente, attualmente in fase d’indagine, solleva numerosi interrogativi. Ecco le prime risposte.

Le FFS risparmiano sulla sicurezza?

L’incidente ha profondamente colpito tutte le FFS e ci ricorda che quando si tratta di sicurezza non ci sono compromessi che tengano. Le FFS fanno tutto il possibile per garantire sempre la sicurezza dei viaggiatori e del personale. Per l’azienda la sicurezza ha sempre la massima priorità. L’accusa secondo cui le FFS risparmiano sulla sicurezza è infondata.

Cosa fanno le FFS per ricostruire la dinamica dell’incidente?

Insieme agli organi inquirenti, le FFS stanno facendo il possibile per accertare la dinamica di questo tragico incidente ed evitare che si ripeta in futuro. Nelle prossime settimane le FFS effettueranno un’ulteriore ispezione di tutte le porte delle carrozze del tipo CU IV. La verifica avverrà la prossima volta che le carrozze entreranno in un impianto di servizio. Inoltre, verrà riesaminato anche il processo di autorizzazione per la partenza dei treni.

Le FFS sono scese a compromessi per quanto riguarda il controllo delle porte?

Già oggi le FFS verificano la funzionalità di tutte le porte delle carrozze viaggiatori ogni 7-10 giorni. Dato che le porte sono rilevanti per la sicurezza, in caso di annuncio di guasto vengono scollegate, chiuse ed «etichettate» per poi essere riparate alla prima occasione utile.

Le carrozze del tipo CU IV vanno messe fuori servizio?

In base allo stato attuale delle conoscenze, non è necessario mettere fuori servizio tutte le CU IV 493 in attesa del completamento dei controlli immediati delle porte. Per gli organi inquirenti e le FFS si tratta di un caso isolato dovuto alla combinazione di diversi fattori. Pertanto, sono sufficienti le misure immediate definite. Inoltre, senza queste carrozze, non sarebbe possibile mantenere l’esercizio ferroviario. Stando a quanto previsto, le CU IV saranno in servizio fino agli anni 2030 (a partire dagli anni 2020 solo come «carrozze supplementari»/moduli insieme all’IC 2000). Di conseguenza, fino ad allora saranno in circolazione ancora circa 200 carrozze. L’orizzonte temporale non dipende dai ritardi accumulati dal bipiano TLP.

Questo incidente può verificarsi anche con altri tipi di treni?

Oltre alle CU IV, anche tutti gli altri tipi di treni più vecchi (e quindi la maggior parte dei treni e delle carrozze FFS) non dispongono di un sistema tecnico che impedisce la partenza in caso di mancata chiusura di tutte le porte. Tuttavia, possono contare su un sistema comprovato da decenni: una volta che le porte di accesso sono chiuse e chiavistellate e i predellini retratti, il cosiddetto circuito di «controllo porte chiuse» lo segnala alla cabina di guida. Il relativo pulsante (acceso in caso di porte aperte) sul banco di comando si spegne. A questo punto, se le condizioni d’esercizio lo consentono, il macchinista può partire.

È consentita la circolazione di treni danneggiati?

Se grazie ad altri provvedimenti il guasto non risulta rilevante per la sicurezza, la manutenzione può autorizzare il veicolo per l’esercizio.

Due esempi:

  1. un treno con un guasto alla tecnica d’inclinazione può comunque circolare in sicurezza secondo le prescrizioni, a condizione che venga ridotta la velocità;

  2. un finestrino presenta una crepa o un’incrinatura. Se viene applicata una pellicola, il treno può circolare in sicurezza a una velocità ridotta (160 anziché 200 km/h).

I casi motivati in cui ciò è consentito sono stabiliti in modo chiaro e definitivo in un’istruzione operativa destinata ai collaboratori interessati. In questo caso, la decisione in merito all’autorizzazione del treno per l’esercizio spetta al caposciolta dell’impianto di servizio. Questi collaboratori hanno ricevuto una formazione ad hoc. Il guasto rilevante per la sicurezza, invece, va chiaramente indicato a macchinisti e assistenti clienti.

Questa procedura è stata applicata alla porta in questione?

In riferimento al presente caso: se il guasto al sistema di protezione anti-intrappolamento fosse stato constatato il 31 luglio in occasione dell’ultimo controllo della carrozza (e non è questo il caso), la carrozza avrebbe potuto circolare con la porta bloccata ed «etichettata» conformemente alla suddetta istruzione.

Intervista a Andreas Meyer:

Un minuto di raccoglimento.

É actualizzaze 7 agosto 2019

Incidente mortale sul lavoro per un capo assistenza clienti

Nella notte tra sabato e domenica scorsi, su un InterRegio Basilea–Zurigo si è verificato un tragico infortunio sul lavoro. Un capo assistente clienti di 54 anni è rimasto mortalmente ferito. Questo incidente ha colpito duramente le FFS. Il nostro pensiero va ai familiari e colleghi della vittima.

L’incidente è avvenuto durante la preparazione dell’InterRegio. Sono tuttora in corso indagini dettagliate a cura del Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SUST) e degli organi competenti interni alle FFS. Per ora le dinamiche dell’incidente non sono ancora chiare.

La direzione di FFS Viaggiatori ha deciso, a prescindere dagli esiti a cui porteranno le indagini, di rivedere immediatamente il processo di autorizzazione per la partenza dei treni. Inoltre, le porte del tipo di veicolo coinvolto saranno oggetto di un’ispezione approfondita.

L’incidente ci ha colpito molto da vicino e ci ricorda che quando si tratta di sicurezza non ci sono compromessi che tengano. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia in lutto e auguriamo ai parenti molta forza in queste ore difficili. Per i nostri collaboratori è sempre a disposizione FFS Care (tel. 051 220 40 10).

Linus Looser, Responsabile Produzione Ferroviaria
Reto Liechti, Responsabile Assistenza Clienti et Cleaning
Claudio Pellettieri, Responsabile Condotta dei Treni e Manovra