Pronti per l'inverno

Quando in tutta la Svizzera arriva l’inverno, alle FFS circa 360 collaboratrici e collaboratori si occupano di sgomberare segnali, binari, scambi, barriere, marciapiedi e altro ancora dalla neve. Gli interventi vengono pianificati per circa 800 punti d’esercizio in base alle previsioni effettuate da una stazione meteorologica esterna, con la quale le FFS collaborano. Tuttavia, l’inverno successivo inizia già in primavera, quando viene analizzata la stagione trascorsa e vengono definite le misure di miglioramento. Già in estate occorre procurarsi i mezzi e i materiali ed eseguire i controlli di funzionamento.

L’esperienza ha mostrato che soprattutto le nevicate di lunga durata sono particolarmente impegnative per le FFS.

Alcune delle sfide principali sono costituite da:

• neve sui tetti dei treni e sui pantografi;
• cumuli di neve e ghiaccio su treni, binari, segnali, barriere e linee di contatto;
• neve e ghiaccio sui marciapiedi;
• alberi e rami caduti su rotaie o linee di contatto a causa del peso della neve.

Durante le ondate di freddo, con temperature sotto lo zero per settimane, insorgono problemi dovuti al congelamento delle condotte idriche e alle grandi formazioni di ghiaccio sui treni. Il personale delle FFS lavora 24 ore su 24 per sgomberare treni, marciapiedi, binari, segnali, scambi, barriere e altro ancora dalla neve e dal ghiaccio.

No, come dimostrano anche i valori della puntualità mensili (ffs.ch/puntualita): l’autunno e la primavera sono più impegnativi a causa dell’umidità. Inoltre, in inverno ci sono meno cantieri. Tuttavia, restano sempre impegnative le precipitazioni nevose di lunga durata e la prima nevicata: in quest’occasione vengono spesso individuati difetti minori che devono essere corretti. Ad esempio, può capitare che con il freddo il motore di una barriera già in condizioni non ottimali si rompa. I grandi sbalzi di temperatura possono inoltre danneggiare le rotaie o causare la rottura delle luci dei segnali. Questi piccoli guasti possono generare ritardi poiché il sistema di sicurezza è molto sensibile, ma per garantirne l’efficacia non potrebbe essere altrimenti. In caso di nevicate abbondanti o che durano più giorni, i ritardi iniziano però ad accumularsi.

Le calamità naturali possono essere previste soltanto in misura limitata; quando si verificano, colpiscono sia la rotaia che la strada. La prima nevicata oppure quelle prolungate hanno sempre delle ripercussioni, ma in Svizzera la situazione meteorologica è impegnativa in generale. A gennaio 2021 in pochissimo tempo è caduta in pianura una quantità estrema di neve, seguita da temperature superiori alla media. Questo ha reso difficile, ad esempio, lo sgombero di grandi quantità di neve nella Svizzera orientale, che sciogliendosi producevano tanta acqua. Di notte quest’acqua congelava di nuovo, complicando ulteriormente i lavori di sgombero. Nella Svizzera occidentale, invece, è caduta poca neve e il traffico ferroviario ne ha risentito in minima parte.

Come regola generale: se già raggiungere la stazione è difficile a causa delle condizioni meteo, è possibile che anche sulla rete ferroviaria si verifichino dei ritardi. Pertanto, vale la pena di dare sempre uno sguardo all’app Mobile FFS, anche prima di uscire di casa.

Nell’app si possono impostare notifiche push per le tratte preferite: in questo modo i clienti sono sempre aggiornati sui ritardi e su eventuali soppressioni dei loro collegamenti.

È possibile consultare le informazioni in tempo reale sulla situazione dei trasporti pubblici in Svizzera anche alle pagine web seguenti:

www.ffs.ch/railinfo

www.ffs.ch/166

I clienti possono contribuire a evitare ritardi salendo non soltanto nelle carrozze centrali, ma anche dalle altre porte alle due estremità del treno. In questo modo l’occupazione è meglio ripartita su tutta la lunghezza del treno e la salita e la discesa dei viaggiatori avviene in tempi più brevi.

Le grandi stazioni con un’elevata frequenza di persone hanno la priorità e vengono sgomberate per prime da neve e ghiaccio. La durata di queste operazioni dipende dalla quantità di neve e dalla persistenza della nevicata. In questi frangenti, la sfida principale è legata alle condizioni meteo, che spesso non sono prevedibili con precisione e condizionano fortemente i lavori. In inverno, l’impiego di risorse viene pianificato costantemente al meglio sulla base delle previsioni e delle informazioni disponibili.

Il Facility Management delle FFS è responsabile del servizio invernale in tutte le stazioni e le fermate delle FFS in Svizzera. La pianificazione avviene internamente, mentre dal 2017 l’esecuzione è affidata a imprese esterne regionali e locali, che garantiscono un rapido intervento.

La formazione di ghiaccio interessa principalmente i predellini dei treni e i serbatoi d’acqua degli impianti sanitari delle carrozze. Per evitare che ciò accada e fare in modo che i viaggiatori trovino le carrozze già riscaldate, i treni ricoverati vengono collegati ad appositi impianti di riscaldamento.

Un ulteriore problema è costituito dalla neve che si accumula in grandi quantità sotto le carrozze e in corrispondenza dei passaggi intercomunicanti. Durante la corsa il flusso d’aria la trasforma in grossi blocchi di ghiaccio, che ad alta velocità possono staccarsi e cadere sulla massicciata. Il conseguente sollevamento di pietrisco può danneggiare gravemente binari, impianti e i treni stessi. Per evitare questi problemi, durante gli inverni più rigidi, in determinati luoghi, i treni devono circolare a una velocità ridotta rispetto allo standard: questo ovviamente si ripercuote sulla stabilità dell’orario. Negli ultimi anni è stata adeguata anche la posa della massicciata, per poter ridurre notevolmente il rischio di sollevamento di pietrisco.

Sì, durante l’inverno tutti i treni climatizzati vengono parcheggiati sempre sotto tensione. In questo modo i veicoli non congelano e possono essere preriscaldati più facilmente, così da risultare più confortevoli per la clientela la mattina seguente.

Per quanto riguarda l’infrastruttura, neve e ghiaccio possono avere conseguenze su binari, linee di contatto, scambi, barriere e passaggi a livello. Se ad esempio gli alberi vengono danneggiati dai cumuli di neve, i rami che si rompono possono cadere sulla linea di contatto e danneggiarla. A basse temperature, gli scambi possono ghiacciare oppure possono accumularsi pezzi di ghiaccio tra di essi. Per fronteggiare questo problema, le FFS hanno installato impianti di riscaldamento degli scambi nei punti nevralgici delle tratte ad alta frequenza. Circa il 60% degli scambi sulle linee principali è dotato di un sistema di riscaldamento, per un totale di circa 7500 impianti; il 35% di essi è alimentato a gas e il 65% elettricamente. I riscaldamenti degli scambi funzionano fino a 20 gradi sottozero, reagiscono alle temperature e all’umidità e si attivano e disattivano automaticamente. Tuttavia, non tutti gli scambi sono dotati di riscaldamento: quando manca, il ghiaccio deve essere rimosso manualmente. Anche alcuni impianti di segnalazione sono dotati di riscaldamento.

Le FFS offrono tutto l’anno un servizio di trasporto bagagli porta a porta, particolarmente utile nei mesi invernali per non doversi portare da soli l’attrezzatura da sci o da snowboard. I bagagli possono essere ritirati a un indirizzo a piacere in Svizzera o in Liechtenstein. Dopo soli due giorni, sono recapitati in alberghi selezionati e, in alcune località, anche direttamente all’appartamento di vacanza. Naturalmente è possibile anche farseli riconsegnare a casa.

Nel 2021, le FFS hanno anche creato più posti per le biciclette su determinate tratte. In inverno, questi ampi spazi sono ideali anche per trasportare sci, snowboard e bagagli con attrezzatura invernale.

Servizio di trasporto bagagli
Continua il boom di bici: dal 2022 ancora più posti sui treni FFS