Nuovo stabilimento industriale ferroviario FFS: presentato il piano industriale

Nella mattinata odierna, presso il Castello Sasso Corbaro di Bellinzona, è stato ufficialmente presentato il piano industriale del nuovo stabilimento industriale ferroviario FFS, che vedrà la luce nel 2026 con l’intento di essere il più moderno, il più efficiente e il più performante d’Europa. Un investimento da 360 milioni di franchi, unico nel suo genere. Parallelamente, i vertici delle FFS e le autorità politiche comunali e cantonali hanno sottoscritto l’accordo per la concretizzazione della lettera d’intenti.

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Nella cornice del Castello Sasso Corbaro di Bellinzona, le FFS hanno oggi presentato il piano industriale del nuovo stabilimento industriale ferroviario FFS. Il CEO delle FFS Andreas Meyer assieme a Roberta Cattaneo -direttrice regionale Sud- e Francesco Giampà -direttore delle Officine di Bellinzona- ha ribadito che il nuovo stabilimento industriale sarà “il più moderno, il più efficiente e performante d’Europa” e potrà accogliere tutte le tipologie di materiale rotabile. Un progetto, sostenuto da FFS, Cantone e Città di Bellinzona, da 360 milioni di franchi. Un progetto unico nel suo genere che darà visibilità non solo alle FFS ma anche al Cantone e alla Città di Bellinzona per i suoi contenuti di efficienza, qualità e di performance. Parallelamente, insieme alla Città di Bellinzona, rappresentata oggi dal Sindaco Mario Branda, e alle autorità cantonali, presenti i Consiglieri di Stato Christian Vitta e Claudio Zali, è stato sottoscritto l’accordo per la concretizzazione della lettera d’intenti.

Le cifre e i contenuti del nuovo stabilimento industriale ferroviario.

Allo stadio attuale di progettazione, il nuovo stabilimento industriale FFS potrà avere un’estensione massima di ca. 145'000 m2 (le attuali Officine occupano un sedime di circa 100'000 m2), per un’estensione complessiva da nord a sud di oltre 1 km. La superficie utile edificata massima sarà di circa 50'000 m2, all’interno della quale si troveranno un capannone a binari lunghi con 3 binari di 250 metri l’uno, ideali per accogliere sia i treni Flirt che i treni Giruno, la cui lunghezza supera i 200 m, una superficie per progetti di circa 6'500 m2, una superficie per la lavorazione delle componenti di oltre 8'000 m2 e una superficie logistica di circa 8'500 m2. Complessivamente potranno essere presenti 5'500 m di binari e 25 scambi. Trattandosi di una fase di studio, il progetto subirà dei cambiamenti che non andranno però ad impattare né la performance né la sua efficienza. Concretamente, nella fase di pianificazione attuale, il team di progetto è chiamato a fare ulteriori sforzi, di creatività ed economia, per raggiungere quegli obiettivi di efficienza imprescindibili per questo stabilimento industriale, il più moderno d’Europa.

Le prestazioni previste nel nuovo stabilimento, orientato alla digitalizzazione e all’automazione, riguardano i nuovi 29 elettrotreni Giruno, che da dicembre di quest’anno saranno gradualmente introdotti sull’asse nord-sud, i 50 treni Flirt TILO, i 19 treni ETR 610 e vari tipi di locomotive, di nuova e di vecchia generazione; queste ultime saranno manutenute fino al 2035, quando verranno definitivamente rottamate. La modularità e, di riflesso, la flessibilità del nuovo impianto renderà tuttavia possibile accogliere tutti i tipi di materiale rotabile e di mantenere un’apertura sia all’interno delle FFS, con la rete interna dei centri di manutenzione, che verso i mercati terzi. Questo stabilimento dovrà essere in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni quadro, di mercato e di concorrenza. Oltre alla flotta veicoli è prevista la lavorazione di circa 20 gruppi e sottogruppi di componenti, quali ad esempio la lavorazione delle porte esterne, dei pantografi o lavori di falegnameria e imbottitura. Nel computo complessivo della distribuzione delle ore previste negli anni 2026-2030, la manutenzione leggera conterà ca. il 20%. Il resto è distribuito fra manutenzione modulare e pesante, lavori su progetti e lavorazione di componenti.

La fase di trasformazione da oggi fino al 2026.

Fino alla messa in esercizio del nuovo stabilimento di Castione-Arbedo avrà luogo l’importante fase di trasformazione per i collaboratori delle attuali Officine di Bellinzona. Non solo, questa fase dovrà permettere alle FFS di continuare le proprie attività nelle attuali Officine, mantenendo gli obiettivi di efficienza analogamente a quanto avviene in tutti gli altri stabilimenti di manutenzione FFS. Questo lasso di tempo sarà gestito da un team di specialisti del cambiamento, specialisti in risorse umane e specialisti nella formazione, con il coinvolgimento dei collaboratori e dei rappresentanti dei partner sociali. Questo team avrà l’importante compito di definire i profili necessari, di identificare le necessità formative e di preparare piani di informazione e di comunicazione per mantenere il contatto fra tutti gli attori. A partire dal 2023 prenderanno il via le formazioni specialistiche e generali dei collaboratori così che, con l’apertura del nuovo stabilimento, le conoscenze acquisite potranno subito essere messe in pratica. Si partirà nel 2026 con 200-230 posti a tempo pieno.

Dalla pianificazione alla realizzazione di un progetto ecologicamente sostenibile.

Parallelamente alla fase di trasformazione si lavora alle varie fasi di realizzazione del progetto. Lo studio per la compensazione delle superfici di avvicendamento colturale (SAC) è stato concluso a fine giugno, con l’individuazione di oltre 8 ettari compensativi sui 7.4 ettari totali e con un’ulteriore riserva di oltre 5 ettari. Le discussioni con i proprietari dei terreni compensativi individuati dallo studio delle FFS inizieranno a breve.

Fino al 2022 sarà elaborato il progetto di massima, i piani saranno posti in approvazione e si procederà con l’acquisizione dei terreni; i lavori per l’edificazione del nuovo stabilimento inizieranno invece nel 2023 e si concluderanno nel 2026. Non è tuttavia escluso che la messa in esercizio di alcune parti dell’edificio possa avvenire a fasi già a partire dal 2025. Il nuovo stabilimento sarà sostenibile a livello ambientale; è infatti prevista la posa di pannelli fotovoltaici, con l’obiettivo di avere un impatto ambientale neutrale per quanta riguarda le emissioni di CO2.

Qui trovate il video mostrato durante la conferenza stampa: www.ffs.ch/mediacorner

Sottoscritto l’accordo per la concretizzazione della lettera d’intenti.

Nella mattinata odierna le FFS, la Città di Bellinzona e il Cantone Ticino hanno anche sottoscritto l’accordo inerente la concretizzazione della lettera d’intenti. L’accordo ne precisa i contenuti, come le tempistiche inerenti la progettazione e la realizzazione del nuovo stabilimento, le modalità e le tempistiche di cessione dei fondi a Cantone e Città e i compiti di FFS SA nel periodo transitorio.