Nel programma televisivo "Rundschau" della SRF del 12 ottobre 2022 e nell'articolo della "NZZ am Sonntag" del 30 ottobre 2022, le FFS sono state accusate di praticare una politica migratoria attiva, favorendo intenzionalmente il transito di migranti attraverso la Svizzera. Questa affermazione è priva di fondamento e non corrisponde ai fatti. Le FFS non fanno politica, ma conducono treni.
Le FFS hanno preso posizione e hanno contestualizzato la situazione. Ecco i fatti più importanti:
- Le FFS hanno un obbligo di trasporto. I collaboratori delle FFS non danno istruzioni ai passeggeri su dove viaggiare. Le FFS portano tutti i passeggeri dove essi desiderano andare. Ad esempio, quando molte persone viaggiano verso la stessa destinazione e le FFS prevedono un numero elevato di passeggeri – come avviene attualmente sulle tratte da Buchs SG a Zurigo e da Zurigo a Basilea – le FFS mettono a disposizione carrozze appositamente riservate. Inoltre, le FFS dispongono di personale in loco per informare i passeggeri e aiutarli a trovare il loro treno. Questo principio si chiama “guidare” e viene utilizzato, ad esempio, in occasione di grandi eventi o di giornate con un volume di viaggiatori molto elevato.
- Di recente sono arrivati più migranti a Buchs SG. Affinché i gruppi, ad esempio le famiglie, possano viaggiare insieme senza doversi distribuire su tutto il treno, offriamo loro una carrozza specifica. Questa offerta è ovviamente volontaria.
- La situazione è impegnativa anche per i collaboratori delle FFS. In questi casi, esistono direttive interne che facilitano il loro lavoro. Alcune di queste sono state erroneamente formulate. Per questo motivo le FFS hanno adattato tali direttive.
- Nel corso delle indagini giornalistiche, le FFS sono venute a conoscenza dell'esistenza di documenti non autorizzati la cui formulazione violava chiaramente il Codice di condotta delle FFS. Ciò è inaccettabile per le FFS. Per questo motivo sono state adottate misure concrete: nell'ambito di un'indagine interna, le FFS stanno verificando il contenuto di tutte le istruzioni ufficiali e informali e delle raccomandazioni comportamentali, adeguandole ove necessario. Inoltre, formano e sensibilizzano i dirigenti della regione. Questo con un supporto esterno.
La Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) ha dichiarato alla "Rundschau" e alla "NZZ am Sonntag" che sia la SEM che l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) non considerano problematica la messa a disposizione di posti a sedere per migranti:
- Stando alle sue stesse informazioni, la SEM non ha alcuna influenza sull'organizzazione operativa delle FFS. La SEM e l’UDSC ritengono che la messa a disposizione di posti a sedere nelle carrozze designate da parte delle FFS non presenti problemi e non vedono alcun motivo per intervenire.
- Secondo la SEM, le FFS non facilitano il transito di nessuno, ma si limitano a organizzare il trasporto di persone che vogliono viaggiare in treno.