Alla fine del 2013, il tasso di copertura della CP FFS si attestava a circa il 101,8% e quindi, per la prima volta da circa 10 anni, di nuovo al di sopra del 100 percento. Questo risultato è riconducibile soprattutto al buon rendimento degli investimenti ‒ la CP FFS ha ottenuto lo scorso anno un rendimento degli investimenti pari a circa il 5,4 percento – ma anche ai contributi di risanamento versati per anni dagli assicurati e dal datore di lavoro. Ciò fa sì che dal 1° gennaio 2014 il contributo di risanamento richiesto nella stessa misura al datore di lavoro e ai collaboratori decade.
Nonostante questo sviluppo positivo, il finanziamento duraturo della CP FFS rimane l’obiettivo principale. Attualmente le riserve di fluttuazione sono insufficienti per stabilizzare la situazione della Cassa pensioni ed è possibile che in futuro i ricavi degli investimenti diminuiranno. Nel contempo continua a crescere l’aspettativa di vita media. Per rafforzare la CP FFS in modo duraturo e assicurare le rendite ai pensionati attuali e futuri, la CP FFS sta verificando insieme alle FFS un pacchetto di misure – tra cui anche l’introduzione di un modello di rendita variabile.