Spalare, spazzare la neve, salare, pulire: sono tutte attività svolte dal servizio invernale delle FFS. Affinché tutto funzioni al meglio sin dalla prima neve, la pianificazione del servizio invernale comincia già all’inizio dell’estate. Ad esempio, gli esperti delle FFS sono incaricati di controllare i riscaldamenti degli scambi e di preparare gli attrezzi per lo sbrinamento.
Ogni anno i team addetti alla neve sono di picchetto da metà ottobre a fine marzo. In caso di nevicate di lunga durata sull’insieme della rete, in tutta la Svizzera intervengono circa 360 collaboratori. Grazie a previsioni meteorologiche precise per ogni stazione, le FFS sanno esattamente dove e quando sono richiesti i team del servizio invernale. Anche le nevicate di una durata fino a tre giorni possono essere gestite senza tangibili restrizioni dell’esercizio ferroviario. Quando però nevica per dodici o più ore consecutive, i team addetti alla neve sono messi veramente a dura prova. Quando però nevica per dodici o più ore consecutive, le FFS sono messe veramente a dura prova.
Riscaldamenti per gli scambi.
Gli scambi vengono riscaldati affinché non gelino e possano essere posizionati anche in presenza di temperature sottozero. Circa il 50 percento degli scambi è dotato di un sistema di riscaldamento, per un totale di circa 7400 dispositivi. Il 38 percento dei riscaldamenti degli scambi è alimentato a gas, mentre il restante 62 percento è elettrico. Questi si accendono e si spengono automaticamente in base ai dati forniti dalla stazione meteorologica e ai rilevamenti delle sonde di temperatura poste sulle rotaie. I riscaldamenti degli scambi vengono continuamente ammodernati e ottimizzati dal punto di vista dell’efficienza energetica.
Ora il servizio invernale dispone anche di un sistema di preallarme. Si tratta dell’indice invernale, calcolato a partire da fattori d’influenza come freddo e vento che possono compromettere il traffico ferroviario. Più alto è, maggiore è il rischio che le condizioni meteorologiche si ripercuotano negativamente sulla circolazione dei treni. Grazie a questo sistema di preallarme, le FFS possono impiegare collaboratori e macchine in modo più mirato e mantenere elevata la disponibilità della ferrovia.
Stagione invernale, stagione dei ritardi?
Nonostante gli scrupolosi lavori di preparazione, neve, ghiaccio e freddo possono causare ritardi. Nelle situazioni in cui vi è il rischio che cadano blocchi di ghiaccio, il centro d’analisi delle FFS adegua la velocità dei treni. A causa di un maggiore afflusso di viaggiatori, anche salire e scendere dai treni può richiedere più tempo che nei giorni senza neve e gelo. Tuttavia, grazie all’accurata preparazione all’inverno delle FFS, nella stagione fredda i treni sono puntuali quanto in estate.
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