Le FFS rispondono alle domande poste via media.

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Mercoledì 2 novembre il Gruppo PPD ha posto alcune domande alle FFS tramite un comunicato stampa. Le domande all’azienda sono stati poste in relazione all’evento delle Ferrovie “Le FFS in Ticino ieri, oggi e domani” previsto l’8 novembre prossimo alla presenza del CEO, Andreas Meyer. Considerato che gli interrogativi non sono in relazione al tema della serata, e per evitare che i presenti del Gruppo non riescano ad ottenere risposta a tutte le questioni poste, le FFS ritengono opportuno pubblicare le risposte nel presente scritto.

  • Le FFS come intendono porre rimedio alla scellerata decisione di chiudere gli sportelli FTIA a Giubiasco e Airolo?
    In questo ambito vi sono incontri alla ricerca di soluzioni condivise. Sia per quanto concerne la questione FTIA che quella di Airolo le FFS sono fiduciose di poter trovare soluzione condivise tra le parti.

  • Perché anche nel sottopasso, dove palesemente il granito è cromaticamente ed esteticamente migliore del travertino, si è ugualmente utilizzato quest’ultimo materiale?
    La scelta del travertino per la realizzazione della pavimentazione del sottopasso della Stazione FFS di Bellinzona è stata fatta per dare continuità a tutto l’ambiente della stazione. Questo materiale chiaro rappresenta infatti la migliore soluzione per conferire luminosità, calore e apertura, in sintonia con il tutto il nuovo ambiente rinnovato.

  • Perché in occasione dei numerosi catering e festeggiamenti le FFS sono così reticenti a valorizzare produttori e produzioni locali e regionali? Ad esempio, rispetto alla spesa totale legata ai festeggiamenti dello scorso mese di giugno a Pollegio e Biasca, quanto è stato speso complessivamente? Di questa spesa quanto è ricaduto su produttori e produzioni ticinesi?
    La responsabilità per l’organizzazione della festa ufficiale di inaugurazione della Galleria di Base del San Gottardo il 1° giugno 2016 era dell’Ufficio federale dei trasporti. Le FFS nel corso di eventi in Ticino fanno capo a ditte ticinesi che offrono prodotti ticinesi, come ad esempio all’inaugurazione della Stazione FFS di Bellinzona il 14 ottobre scorso o all’evento di FFS Cargo per la clientela svoltosi a Cadenazzo l’8 settembre.

  • In Ticino è diffusa l’impressione secondo la quale le FFS non vedono l’ora di chiudere le Officine di Bellinzona. Perché non dite chiaramente una volta per tutte quali sono le intenzioni in merito e quali progetti hanno le FFS per questa pregiata area della Capitale?
    Le FFS si attendono uno sviluppo stabile delle Officine nei prossimi anni, il presupposto affinché ciò avvenga è una crescita dell’efficienza e una stabilità della situazione economica. Le FFS e la Commissione del personale allargata si incontrano regolarmente per dialogare sull’attuale situazione e gli sviluppi futuri. Venerdì 4 novembre la parti si sono incontrate nell’ambito di queste piattaforme di dialogo sotto la guida del moderatore Franz Steinegger e alla presenza dei Consiglieri di Stato Claudio Zali e Christian Vitta.

  • Le FFS credono ancora nel Centro di competenza in materia di mobilità sostenibile e ferroviaria costituito nel 2014?
    Ieri come oggi le FFS sono persuase che il Centro di competenza (CdC) ha un potenziale di sviluppo per progetti orientati al futuro ( Mobilità del futuro ) e che il CdC e le Officine possano approfittare vicendevolmente delle sinergie venutesi a creare.

  • Da anni a Chiasso le FFS riducono il personale. Avete intenzione di declassare definitivamente la stazione internazionale ad una stazione regionale e secondaria?
    La stazione di Chiasso svolgerà anche in futuro il ruolo di piattaforma tra l’Italia e la Svizzera sull’asse nord-sud per i convogli merci e viaggiatori. Da quest’anno al 2021, le FFS investono a Chiasso oltre 240 milioni di franchi a favore della clientela nell’ambito del Programma «Sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria SIF». Inoltre le FFS in Ticino hanno creato negli ultimi anni alcune centinaia di nuovi posti di lavoro nell’ambito della gestione del traffico ferroviario e della manutenzione della galleria di base costruendo ex novo, con importanti investimenti, due siti moderni a Pollegio e Biasca. Per quanto concerne il personale Infrastruttura a Chiasso non vi sono stati tagli, ma un trasferimento di posti di lavoro presso la Centrale d’Esercizio di Pollegio, da dove viene gestito tutto il traffico sull’asse nord-sud, Galleria di base inclusa. 

  • Chiasso è ricoperta per 1/3 da binari. Con le nuove strategie delle FFS il volume di traffico è drasticamente diminuito. Intendono le FFS andare incontro alla Città restituendo il territorio ai cittadini, convertendolo e rendendolo agibile?
    Entro la fine del mese di novembre sarà presentato il rapporto finale approvato dal Consiglio d’amministrazione delle FFS ai comuni interessati (Chiasso, Balerna, Novazzano) dal quale sarà possibile desumere le aree che potranno essere messe a disposizione e quelle aree dove potranno essere effettuati eventuali approfondimenti. Vi saranno delle opportunità, pur considerando che il nodo di Chiasso riveste un ruolo importante sull’asse N-S anche in prospettiva futura.