Chiusa la hotline dedicata all'amianto

Dopo tre mesi di attività, come previsto a metà giugno la hotline dedicata all’amianto, promossa dal gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Suva, delle FFS, dei sindacati SEV, UNIA e Transfair, della Commissione del Personale FFS (CoPe) e della Lega Polmonare, è stata chiusa. Buono il riscontro, importanti i dati e le informazioni raccolte.

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Dal 16 marzo al 15 giugno 2020 è stata attiva una hotline dedicata agli ex collaboratori delle Officine FFS di Bellinzona, parenti e collaboratori esterni (dipendenti di ditte terze operanti presso le Officine) che negli anni potrebbero essere venuti a contatto con l’amianto. Nel corso dei tre mesi di attività, la hotline ha registrato oltre 80 chiamate. Questa importante iniziativa è frutto del gruppo di lavoro tripartito voluto dai sindacati e dalla Commissione del personale.

Il gruppo di lavoro, che si è recentemente incontrato per una prima valutazione, è soddisfatto dell’esito della hotline e della proficua collaborazione instauratasi.

Il gruppo di lavoro prosegue la sua attività, con l’obiettivo di analizzare ed elaborare i casi emersi nel corso dei tre mesi, in forma scrupolosamente anonima per garantire la necessaria riservatezza e la protezione dei dati. 

I dati analizzati hanno una valenza importante: grazie ad essi sarà infatti possibile contribuire in maniera significativa agli studi legati alla principale malattia causata dalle fibre di amianto, il mesotelioma pleurico e il carcinoma polmonare. Contribuirà inoltre a migliorare le presa a carico, i cui criteri saranno definiti da un gruppo di lavoro scientifico interdisciplinare coordinato dalla Lega polmonare.

Questo lavoro di verifica e di confronto si inserisce in un contesto più ampio di protezione della salute.

Il prossimo incontro tra le parti è previsto a inizio settembre 2020.