Le 10 cose da sapere sull’orario 2025

Venerdì 5 maggio, l’annuncio di una rielaborazione dell’orario nella Svizzera romanda ha suscitato tante reazioni da parte del mondo politico, delle città dell’Arco giurassiano e all’interno dell’azienda. Ma come stanno davvero le cose? Perché questo nuovo orario è indispensabile? 10 cose da sapere.

Tempo di lettura: 5 minuti

1. Riepilogo dei precedenti fatti

Per capirlo dobbiamo tornare indietro di circa 17 anni, a dicembre 2004, quando è stato introdotto il progetto Ferrovia 2000 con un orario completamente ripensato e rinnovato. Da allora l’orario è stato ampliato quasi ogni anno, arricchito da nuovi cambiamenti di offerta e da treni aggiuntivi. Negli ultimi anni però, come tutti abbiamo notato, è diventato sempre più difficile da rispettare: era quindi necessario intervenire e rinnovarlo, come fatto qualche anno fa nella Svizzera tedesca.

2. Perché un nuovo orario?

I dati sulla puntualità lo dimostrano mese dopo mese: i treni sono meno puntuali nella Svizzera romanda che nel resto del Paese. Le ragioni sono molteplici, ma ne citiamo tre.

  1. I tempi calcolati per la salita e la discesa dal treno non sono più sufficienti: a causa del crescente grado di utilizzazione, occorre più tempo per far scendere i clienti.
  2. Dal progetto Ferrovia 2000, il numero di treni in circolazione è in aumento, e con esso l’usura delle rotaie: è quindi necessaria una manutenzione più intensa della rete.
  3. Lo sviluppo della rete, con la costruzione di infrastrutture aggiuntive o di nuove stazioni, comporta un gran numero di cantieri sui binari, che a sua volta porta a un rallentamento della circolazione dei treni.

Ricapitolando: è necessario rinnovare l’orario in modo da consentirne il mantenimento e lo sviluppo, in particolare aumentando i tempi di percorrenza tra le stazioni.

3. Come è stato sviluppato il nuovo orario?

L’orario 2025 è il risultato di un’intensa collaborazione con i Cantoni della Svizzera romanda e per la sua realizzazione i loro specialisti hanno lavorato fianco a fianco con i nostri. È stato un processo lungo e faticoso, le misure che soddisfacevano una parte non necessariamente accontentavano anche l’altra. Il nuovo orario è quindi il risultato di un compromesso che potesse essere gradito a tutti i Cantoni, anche se in alcuni casi è stato necessario ripiegare sulla soluzione ritenuta meno problematica.

4. Quali sono tre aspetti positivi del nuovo orario?

  1. Un sistema meno saturo, con tempi di percorrenza dilatati di qualche minuto per consentire i lavori di manutenzione e sviluppo della rete.
  2. Maggiore puntualità e quindi migliore qualità per la nostra clientela.
  3. Nuovi collegamenti, in particolare con il nodo ferroviario di Renens, ma anche tra Vevey e Palézieux; cadenza semioraria tra le pendici meridionali del Giura e Losanna; prolungamento del RegioExpress in direzione di Martigny.

Tutte le novità del nuovo orario sono disponibili sul link presente nella sezione «Download» in alto a destra dell'articolo.

5. Un aspetto meno positivo: l’IC5

Questo è stato il tema più discusso negli ultimi tempi: l’IC5 non servirà più la zona di Ginevra, ma fermerà a Losanna ogni mezz’ora, con coincidenza a Renens per Ginevra.

6. Cosa è previsto in particolare tra le pendici meridionali del Giura e Ginevra?

I treni IC5 (linea alle pendici meridionali del Giura) avranno tutti come capolinea Losanna, con cadenza semioraria. Questi treni fermeranno a Renens, dove chi proviene da Yverdon-les-Bains, Neuchâtel o Bienne e desidera andare a Ginevra dovrà effettuare un cambio. Oggi per chi viaggia tra Neuchâtel e Ginevra è disponibile ogni ora un collegamento diretto in 1 ora e 9 minuti, oppure con cambio a Losanna in 1 ora e 36 minuti. Nell’orario 2025 saranno invece presenti due collegamenti all’ora, con cambio a Renens, in 1 ora e 17 minuti.

Questa cadenza semioraria, sia per Losanna che per Ginevra, sarà disponibile anche per i viaggiatori che si spostano ad esempio da o verso Bienne e Delémont. A Losanna, le coincidenze tra i treni IC5 (linea alle pendici meridionali del Giura) e la Riviera o il Basso Vallese saranno possibili ogni mezz’ora con i treni RegioExpress.

7. Perché è stata scelta questa soluzione?

A causa delle difficoltà di far circolare sistematicamente i treni in condizioni ottimali, in particolare sull’asse Losanna–Ginevra – su cui grava il volume del traffico merci, regionale e dei treni a lunga percorrenza – e in corrispondenza del nodo ferroviario di Ginevra, la cui stazione sarà in trasformazione per molti anni.

Lo studio della domanda sulla tratta ha confermato questa scelta:

  • Da Delémont, i flussi principali sono in direzione di Basilea o di Bienne.
  • Quasi tre quarti della clientela proveniente da Bienne, Neuchâtel o Yverdon-les-Bains si dirige verso l'agglomerato di Losanna.
  • Da Yverdon-les-Bains, l'81% dei clienti si reca a Losanna.

8. E per gli altri clienti?

Sono previste eccezioni nelle ore di punta, con tre treni diretti sulla tratta Neuchâtel–Ginevra Aeroporto il mattino e altrettanti in direzione Neuchâtel la sera. Sarà inoltre disponibile un treno al mattino nell’ora di punta tra Ginevra Aeroporto e Neuchâtel e uno alla sera nella direzione opposta.

9. È una decisione definitiva?

No, si tratta di una situazione temporanea: il collegamento non viene abbandonato. Verrà infatti reintrodotto man mano che saranno disponibili le nuove infrastrutture. C’è una buona notizia: con la messa in esercizio del nuovo doppio binario tra Grellingen e Duggingen, a dicembre 2025 sarà reintrodotto il collegamento diretto Losanna–Delémont–Basilea.

10. Il territorio ai piedi del Giura è importante per le FFS?

Per le FFS, le città e le regioni lungo la linea alle pendici meridionali del Giura sono di primaria importanza: l’azienda investe infatti notevoli somme nello sviluppo dei trasporti pubblici in questo territorio. L’anno scorso le FFS, insieme alla città di Yverdon-les-Bains e al Cantone di Vaud, hanno annunciato di voler investire diverse centinaia di milioni di franchi per mantenere e trasformare radicalmente le storiche officine di Yverdon-les-Bains, dove attualmente lavorano più di 700 persone. Tra Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds è prevista una nuova linea che dimezzerà i tempi di percorrenza. Tra Neuchâtel e Bienne è iniziata la costruzione della nuova galleria di Ligerz, per un costo di 431 milioni di franchi. Sempre a Ginevra, verranno investiti più di 2 miliardi di franchi nella rete e in una stazione sotterranea.

L’obiettivo del nuovo orario è quindi quello di garantire alla clientela un servizio puntuale e affidabile, sviluppando al contempo la rete del futuro in tutta la Svizzera.