Atti vandalici: danni annui per oltre cinque milioni di franchi

Nel 2017, i danni a veicoli e impianti ferroviari delle FFS riconducibili ad atti vandalici sono stati pari a 5,4 milioni di franchi. Con una comunicazione distaccata e obiettiva, i mezzi di informazione possono contribuire a prevenire le emulazioni.

Tempo di lettura: 3 minuti

I media hanno un’influenza sull’opinione pubblica e con i loro servizi sugli atti vandalici e i graffiti possono contribuire attivamente a non enfatizzare il fenomeno. Non bisogna dimenticare, infatti, che lo scopo dei writer è proprio quello di far conoscere a più persone possibili i propri graffiti; non a caso spesso scelgono carri e carrozze ferroviari. È dimostrato che quando i media propongono foto o video al pubblico, questo causa atti emulativi alle FFS.

Writer condannati a pagare multe salatissime
Ciò che fanno gli emulatori è estremamente pericoloso: chi non è del settore, infatti, non è praticamente in grado di stimare i pericoli posti dai treni in transito e rischia la vita. Inoltre, e proprio per questo rischio elevato, già solo varcare la soglia di un impianto ferroviario è punito dalla legge (reato perseguibile d’ufficio). Ne consegue che i writer condannati si ritrovano spesso a dover fare i conti anche con veri e propri drammi finanziari.

Nel 2017 danni per 5,4 milioni di franchi
Ogni anno, i danni ai veicoli delle FFS riconducibili ad atti vandalici ammontano a oltre cinque milioni di franchi; nel 2017 sono stati registrati danni per 5,4 milioni di franchi. Ogni danno e ogni graffito generano costi che pesano sul conto annuale delle FFS. Alla fine, quindi, gli atti vandalici e i graffiti incidono in modo indiretto anche sul calcolo dei prezzi dei biglietti perché i clienti si ritrovano a dover pagare, letteralmente, le conseguenze di queste violazioni tramite il prezzo dei biglietti o le imposte.

Elevato onere di pulizia con ripercussioni sui clienti ferroviari
Le FFS denunciano sistematicamente tutti i graffiti (art. 144 CP, danneggiamento). Nella misura del possibile, i veicoli imbrattati vengono ritirati dalla circolazione entro 24 ore perché più si è rapidi nella rimozione, meno si incoraggiano altri writer a fare lo stesso.

Ciononostante questo può ripercuotersi sui clienti, poiché il treno o la carrozza devono essere messi fuori servizio, portati in un’officina e sostituiti fino al termine della pulizia. Questo genera costi di stazionamento nonché costi di personale e materiale per la pulizia. Pulire a fondo un treno completamente imbrattato richiede dozzine di ore di lavoro e l’impiego di prodotti chimici forti.

Stretta collaborazione con polizia e autorità
Le FFS affrontano il fenomeno dei graffiti anche con videosorveglianza e con operazioni congiunte in collaborazione non solo con i corpi di polizia cantonali ma anche con gruppi di lavoro internazionali. Sul Treno scuola delle FFS, dove si investe molto nella prevenzione, viene effettuata una continua opera di sensibilizzazione in merito al tema del vandalismo.

Discrezione consapevole da parte delle FFS: nessun reportage
Le FFS non rilasciano nessun altro tipo di dichiarazione sull’argomento. Bisogna ricordare, infatti, che è proprio l’obiettivo dei writer attirare l’attenzione, in particolare sui mezzi di informazione tradizionali e sui social media. È provato che quando i media pubblicano foto in merito o riportano attivamente fatti di questo tipo, di riflesso le FFS registrano danni ai propri veicoli. Per questo le FFS rinunciano volutamente a dare visibilità a questo fenomeno sui propri mezzi di informazione e invitano i media ad affrontare la questione con il necessario distacco.