La galleria che non dorme mai

Dormire? Nella galleria di base del San Gottardo (GbG) non se ne parla. Durante tre notti a settimana nel tunnel ferve una grande attività: quella di manutenzione. In un incontro con la stampa le FFS hanno illustrato brevemente che cosa viene fatto e quali sfide comporta.

Tempo di lettura: 4 minuti

Aut aut

La galleria è in funzione 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Ma tre notti a settimana le FFS chiudono alla circolazione una delle due canne per sei-otto ore. Nella GbG, infatti, vige il principio «transito o manutenzione». Sin da quando è stata aperta, la galleria viene sottoposta a regolare manutenzione con lo scopo di essere conservata in buono stato per lungo tempo. Al suo interno le FFS eseguono diversi interventi, tra cui attività di pulizia, lavori di manutenzione, controlli, riparazioni e lavori di ultimazione. Se la risoluzione di un problema non può attendere il weekend, durante la settimana viene sbarrato un terzo della canna per quattro ore.

Un’unica soluzione: passare dai binari

Mantenere la galleria in buone condizioni è più facile a dirsi che a farsi. Infatti, collaboratori e materiale arrivano alle aree dei lavori principalmente tramite i binari. I veicoli di manutenzione li conducono all’interno della galleria all’inizio del turno, per poi riportarli fuori solo a turno finito. Tra questi due momenti non è possibile circolare. In altre parole: vietato dimenticarsi qualcosa! Quando si parte si deve avere con sé tutto il materiale necessario. Per questo ogni turno di manutenzione viene pianificato nel dettaglio sulla base di un apposito programma. Per consentire ai collaboratori nella galleria di spostarsi in maniera flessibile tra le aree dei lavori, di recente le FFS hanno introdotto l’uso di monopattini elettrici.

Erstfeld, Ambrì-Piotta e Biasca circolano nella galleria

Se con questi nomi si intendono i veicoli di base, allora è proprio così. Essi costituiscono la colonna portante della flotta di manutenzione e portano il nome delle stazioni ferroviarie della vecchia linea di montagna. Per la manutenzione nella galleria di base del San Gottardo, e in un secondo momento anche per quella del Ceneri, le FFS usano un totale di 30 veicoli speciali. Questi mezzi, a trazione ibrida elettrica e diesel, hanno una particolarità: grazie all’accoppiamento automatico impiegato per la prima volta su dei veicoli di manutenzione è possibile sganciare le sezioni di treno premendo semplicemente un tasto. Fanno parte della flotta di manutenzione anche due portoni mobili per la manutenzione, unici in Europa. Tali veicoli garantiscono un flusso d’aria adeguato nella canna della galleria chiusa al traffico.

Modellizzato, virtuale, reale: prima si simula, poi si fa

Calura estiva? Le temperature che ultimamente fanno sudare molti di noi, per i collaboratori impiegati nella GbG sono una realtà quotidiana. Una vera e propria sfida. Qui, infatti, in molti punti ci sono 40 °C tutto l’anno. Temperatura e umidità vengono continuamente rilevate durante i lavori e, in caso di superamento dei valori limite, ai collaboratori viene imposto di fare una pausa nel locale per il personale climatizzato del treno di manutenzione. Il materiale nella galleria non risente invece in alcun modo delle alte temperature, essendo fatto apposta.

Modellizzato, virtuale, reale: prima si simula, poi si fa

Nel centro di manutenzione e intervento di Biasca (CMI), i collaboratori hanno la possibilità di esercitarsi in un ambiente protetto prima di scendere in campo in galleria. Qui sono infatti riprodotti fedelmente gli impianti tecnici situati in galleria e nei cunicoli trasversali. In futuro verrà usata la realtà estesa anche per assistere i lavori di manutenzione in galleria: grazie a speciali visori, i collaboratori vedranno comparire le check-list del caso. Di fronte a situazioni difficili, sarà inoltre possibile contattare l’assistenza centrale che vedendo quello che vedono i collaboratori potrà proiettare loro davanti agli occhi informazioni supplementari.

Esercizio stabile nonostante grandi sfide

A 18 mesi dalla messa in esercizio, le FFS tracciano un bilancio positivo: a fine giugno 2018 avevano attraversato la galleria un totale di 70 090 treni. L’orario è stabile grazie alle riserve calcolate sui tempi di percorrenza e finora non è stato registrato alcun evento rilevante per la sicurezza. Dalla messa in esercizio, gli impianti nella galleria di base del San Gottardo funzionano in modo efficace e sicuro. Accanto all’ultimazione dell’opera, altre sfide si sono evidenziate solo con il pieno funzionamento del tunnel. Per raggiungere la piena capacità, vengono effettuate ancora ottimizzazioni.

Completamento dell’asse nord-sud del San Gottardo entro la fine del 2020

Con l’apertura della galleria di base del Ceneri verrà ultimata l’opera del secolo: la nuova ferrovia transalpina NFTA. Dopo la messa in esercizio della galleria di base del Lötschberg nel 2007 e della galleria di base del San Gottardo nel 2016, l’apertura della galleria di base del Ceneri a fine 2020 concretizzerà il progetto di ferrovia di pianura sull’asse europeo nord sud. Fino ad allora sulle linee d’accesso alle due gallerie di base tra Basilea e Chiasso verranno realizzati circa 25 progetti di costruzione. Entro la messa in servizio della galleria di base del Ceneri, verranno ultimati come previsto anche il rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria sulla sponda sinistra del lago di Zugo e la costruzione del doppio binario di Walchwil. Fino al 2020 la situazione rimane impegnativa.

La galleria di base del San Gottardo in cifre

2 gallerie a binario semplice di 57 km / 33 km di nuova linea ferroviaria a cielo aperto

  • 178 cunicoli trasversali
  • 2 stazioni multifunzionali
  • 308 km di rotaie
  • 43 scambi
  • 153 km di linea di contatto
  • 2600 km di fibra ottica
  • 3200 km di cavi in rame
  • 900 balise (ETCS)
  • 360 contaassi
  • 2500 armadi elettrici nei cunicoli trasversali
  • 10 000 luci
Fonte: FFS