Rettifica della notizia riportata dal Blick sul prezzo della corrente

Il Blick ha scritto erroneamente che le FFS vogliono lucrare sulla corrente di trazione a spese dei viaggiatori. Nel 2022, le FFS subiranno una perdita di 180 milioni a causa della siccità e della penuria energetica, quando invece, per legge la corrente ferroviaria deve coprire i propri costi.

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Se la legge prescrive una fornitura di corrente ferroviaria a copertura dei costi, un aumento del prezzo della stessa è purtroppo inevitabile. Le FFS stanno attualmente negoziando con l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) l’entità di tale incremento.

La conclusione del Blick secondo cui le FFS vogliono lucrare sulla corrente ferroviaria è dunque errata. L’articolo suggerisce inoltre che, a causa dell’aumento del prezzo della corrente ferroviaria, anche i biglietti ferroviari diventerebbero più costosi. Anche questa affermazione è falsa. Nel traffico viaggiatori, i prezzi rimarranno stabili nel 2023 e non subiranno aumenti.

Altra falsa affermazione, il Blick ipotizza che i costi aggiuntivi per le FFS sarebbero limitati grazie alle numerose centrali elettriche di proprietà. A causa della siccità, tuttavia, nel 2022 le FFS saranno in grado di generare molto meno del consueto 90% della corrente ferroviaria di loro produzione. Negli anni piovosi, le FFS riescono a coprire anche il 100% del loro consumo.

La corrente ferroviaria deve essere prodotta coprendo i costi

Cerchiamo ora di spiegare in dettaglio la situazione iniziale riguardo alla corrente ferroviaria: in qualità di leader di sistema, le FFS producono corrente di trazione (16,7 Hz) per conto dell’UFT, non solo per sé stesse, ma anche per altre aziende ferroviarie. Il prezzo viene stabilito dall’UFT e il sistema è regolamentato. Secondo la legge, il prezzo della corrente ferroviaria deve coprire i costi di fornitura della stessa. Questo comprende anche gli investimenti per il mantenimento della rete della corrente ferroviaria.

La grande sfida consiste nel fatto che l’attuale prezzo della corrente ferroviaria non copre i costi di fornitura. Anzi, le FFS subiranno quest’anno perdite per centinaia di milioni a questo riguardo. Alle attuali condizioni di mercato, si tratta di 180 milioni di franchi. Le ragioni sono diverse, come ad esempio la minore produzione di energia a causa dell’estrema siccità. Inoltre, le FFS hanno acquistato energia elettrica sul mercato per avere una riserva di energia elettrica propria per un’eventuale penuria, sotto forma di laghi artificiali pieni.

L’UFT decide l’incremento del prezzo della corrente ferroviaria

Nell’agosto 2022, le FFS hanno quindi richiesto un aumento del prezzo della corrente ferroviaria di 10 centesimi per i prossimi due anni. In estate, i prezzi dell’energia sono stati molto alti a causa della crisi energetica. Nel frattempo, il mercato si è un po’ calmato. Per questo motivo, le FFS hanno adeguato la richiesta di incremento del prezzo. Il prezzo dovrebbe aumentare in modo meno brusco, rimanendo tuttavia a questo livello per diversi anni. Le FFS ne stanno attualmente parlando con l’UFT, a cui spetta la decisione. Le FFS riportano i fatti.

Le FFS sono consapevoli che un prezzo superiore della corrente ferroviaria comporta costi aggiuntivi per le imprese di trasporto. Nel traffico viaggiatori i prezzi per il 2023 sono già stati stabiliti. Questi rimarranno stabili e non subiranno aumenti. L’eventuale adeguamento delle tariffe dei trasporti pubblici per il 2024 sarà discusso dal settore nel corso del prossimo anno. La responsabilità a questo riguardo è in capo ad Alliance SwissPass. Nel traffico merci, sono invece le imprese di trasporto a decidere in che misura ripartire i costi.

L’indipendenza nell’approvvigionamento di corrente ferroviaria ha il suo prezzo

La crisi energetica ha inoltre reso evidente la necessità di rafforzare la solidità e l’indipendenza dell’approvvigionamento di corrente ferroviaria svizzero. Questo sarà possibile attraverso l’ampliamento delle potenzialità locali. Il finanziamento di tali progetti non è garantito con l’attuale prezzo della corrente ferroviaria, né con l’aumento richiesto.