Flussi di persone nelle stazioni: le FFS si concentrano sulle funzioni principali e rinunciano alla segmentazione

Stazioni sicure e accoglienti per la clientela sono importanti per chi viaggia. Per l’acquisto del nuovo sistema di misurazione della frequenza dei clienti, dopo aver ponderato vantaggi e svantaggi le FFS rinunciano all’opzione di raccogliere dati differenziati per i diversi tipi di clientela anche in base all’età, al sesso o all’altezza. La Direzione del Gruppo ha deciso di concentrarsi sulla funzione principale del sistema di misurazione, anche alla luce delle preoccupazioni emerse nell’opinione pubblica. «La fiducia nei confronti delle FFS ha una grande importanza per me», ha dichiarato il CEO delle FFS Vincent Ducrot durante la conferenza stampa per la presentazione del bilancio.

Le FFS intendono analizzare i flussi di persone nelle stazioni per renderle il più possibile sicure e accoglienti per la clientela: per questo motivo è stato indetto un bando per l’acquisto di un nuovo sistema di misurazione della frequenza. Questo progetto ha tuttavia destato preoccupazione, portando l’opinione pubblica e la stampa a porsi numerose domande e ad aprire un dibattito sul tema.

La Direzione del Gruppo ha pertanto analizzato da vicino il progetto, giungendo alla conclusione che le informazioni sui flussi di persone sono importanti per il dimensionamento, l’ottimizzazione e la manutenzione delle stazioni e dell’intero sistema ferroviario. Le FFS devono garantire e, laddove necessario, migliorare la sicurezza, ottimizzare i piani di pulizia, individuare le criticità nei percorsi, indirizzare al meglio i flussi di persone e organizzare l’offerta al posto giusto (ad es. distributori automatici di biglietti o negozi di alimentari).

Di contro si è deciso di rinunciare alla segmentazione della clientela, opzionale nella messa a concorso, in base all’età, al sesso o all’altezza. Naturalmente le FFS avrebbero acquistato un sistema del tutto conforme alle disposizioni vigenti sulla protezione dei dati, «ma i vantaggi per l’attività di base della ferrovia non sono a mio parere sufficienti», ha dichiarato il CEO delle FFS Vincent Ducrot, affermando inoltre di aver recepito e preso sul serio i timori da parte della politica e dell’opinione pubblica: «la fiducia nei confronti delle FFS ha una grande importanza per me».

Le FFS intendono modificare il bando e sottoporre le offerte ricevute a una valutazione d’impatto in materia di protezione dei dati. Le FFS selezioneranno l’offerta migliore solo previa valutazione da parte dell’Incaricato federale della protezione dei dati e per la trasparenza (IFPDT). L’aggiudicazione avverrà presumibilmente nel primo trimestre 2024, e non come pianificato inizialmente a giugno 2023. Il sistema entrerà in funzione presumibilmente a inizio 2025.

Videocamere per la sicurezza della clientela, al vaglio l’uso delle body cam

La sicurezza della clientela e del personale è di fondamentale importanza per l’attività di base della ferrovia, ha aggiunto Vincent Ducrot. L’utilizzo di videocamere è un elemento importante per migliorare ulteriormente gli standard di sicurezza per la clientela e il personale, sui treni e nelle stazioni. «La nostra esperienza dimostra che in questo modo si possono ridurre notevolmente le situazioni critiche, gli atti vandalici, tra cui i graffiti», spiega Ducrot.

Con l’ampliamento dell’offerta (es. Léman Express), negli ultimi anni il numero di videocamere è aumentato. Inoltre, le telecamere rientrano ad oggi tra i requisiti standard del nuovo materiale rotabile. Nelle stazioni, negli edifici e in altre infrastrutture sono installate attualmente circa 2400 videocamere, alle quali si aggiungono le 22 300 in funzione sui treni. Soltanto la Polizia dei trasporti ha accesso ai dati della videosorveglianza, la trasmissione di tali dati alle autorità di perseguimento penale, infatti, è strettamente regolamentata.

Come ulteriore elemento di sicurezza, la Polizia dei trasporti (TPO) sta vagliando il ricorso alle body cam come deterrente in situazioni conflittuali, per ridurre la violenza e le minacce nei confronti del personale di polizia nonché per raccogliere prove. Tra marzo 2017 e gennaio 2018, le FFS avevano testato in coordinamento con l’IFPDT l’utilizzo delle body cam. I risultati sono stati positivi, motivo per cui si è continuato a lavorare in vista di una possibile introduzione in accordo con l’IFPDT. Non appena sarà presa una decisione definitiva, le FFS forniranno informazioni sulla procedura e l’utilizzo.