Le FFS mettono i propri posti a concorso a partire dal 60%

Il lavoro a tempo parziale conviene: non solo ai dipendenti, ma anche ai datori di lavoro. È quanto emerge da uno studio dell’Università di Zurigo commissionato dalle FFS. Ecco perché le FFS intendono promuovere il lavoro a tempo parziale a tutti i livelli.

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Neue Lebens-, Familien- und Arbeitsmodelle gewinnen zunehmend an Bedeutung. Wie die von der SBB beauftragte Studie der Universität Zürich zeigt, wünschen sich Frauen und Männer eine egalitärere Aufteilung von Familien- und Erwerbsarbeit, für die jüngeren Generationen wird die Work-Life-Balance immer wichtiger. 

Um diesen veränderten Bedürfnissen gerecht zu werden, ergreift die SBB konkrete Massnahmen. Neben dem Ausbau der bereits bestehenden familien- und freizeitkompatiblen Angebote wie flexiblen Arbeitszeitmodellen oder Wieder- und Quereinstiegsmöglichkeiten schreibt sie ab September 2022 die meisten Stellen in einem 60% bis 100%-Pensum aus. Derzeit noch von dieser Regelung ausgenommen sind aus koordinativen Gründen Lokführer:innen und Zugverkehrsleiter:innen in Ausbildung sowie Funktionen im Topkader.

Gemäss der vorliegenden Studie sind Mitarbeitende in Teilzeit loyal, motiviert und arbeiten effizient. Zudem hilft ein gutes Teilzeitangebot Firmen, dem Fachkräftemangel entgegenzuwirken. Als viertgrösste Schweizer Arbeitgeberin ist die SBB in unterschiedlichen Bereichen – vom Handwerk, über die Berufe in den Zügen und an den Bahnhöfen, im Engineering, in der IT, im Bereich Immobilien und bis in die Verwaltung – auf motivierte und qualifizierte Mitarbeitende angewiesen.

Heute arbeiten knapp 56% der SBB Mitarbeiterinnen und rund 15% der Mitarbeiter Teilzeit, insgesamt gut ein Fünftel der SBB Mitarbeitenden. Die SBB ist überzeugt, dass ihr Angebot an flexiblen Arbeitszeitmodellen wie beispielsweise Top-Sharing (zwei Personen teilen sich in Teilzeit eine Führungsfunktion) mittelfristig auch die Teilzeitarbeit in Kaderfunktionen fördern wird. 

Speed-date del jobsharing

Dal 27 al 29 ottobre 2022 si terrà un evento di «speed-date del jobsharing» alla stazione di Berna. L’obiettivo è quello di creare una rete di contatti per consentire alle persone interessate di candidarsi in coppia per un posto di lavoro in jobsharing alle FFS.

Nuovi modelli di vita, famiglia e lavoro si fanno sempre più strada. Come dimostra lo studio condotto dall’Università di Zurigo per conto delle FFS, sia le donne che gli uomini vorrebbero una suddivisione più egualitaria tra lavoro retribuito e familiare. Inoltre, l’equilibrio tra vita professionale e privata sta diventando sempre più importante per le nuove generazioni.

Per rispondere a queste mutate esigenze, le FFS adottano misure concrete. Oltre ad ampliare le attuali offerte compatibili con la famiglia e il tempo libero, come i modelli di tempi di lavoro flessibili o le opportunità di reinserimento e di cambio di carriera, da settembre 2022 le FFS mettono a concorso la maggior parte delle posizioni con un grado di occupazione a partire dal 60%. Per motivi di coordinamento, quest’opportunità non è ancora estesa ai macchinisti e ai responsabili circolazione treni in formazione, nonché ai quadri di livello alto.

Secondo lo studio dell’Università di Zurigo, chi è assunto part-time dimostra fedeltà e motivazione e lavora in modo efficiente. Inoltre, una buona offerta di posizioni a tempo parziale aiuta le aziende a contrastare la carenza di lavoratori qualificati. In qualità di quarto datore di lavoro della Svizzera, le FFS necessitano di personale motivato e specializzato in diversi settori, dalle professioni tecniche alle figure che operano sui treni e nelle stazioni, passando per l’ingegneria, l’informatica, l’immobiliare e l’amministrazione.

Oggi quasi il 56% delle donne e circa il 15% degli uomini che lavorano alle FFS sono assunti a tempo parziale, ovvero all’incirca un quinto dell’organico. Le FFS sono convinte che nel medio termine l’offerta interna di modelli di tempi di lavoro flessibili, come il topsharing (due persone assunte a tempo parziale che condividono una funzione dirigenziale), favorirà il lavoro part-time anche per i quadri.

UZH-Studie: «Teilzeitarbeit in der Schweiz: steigende Bedeutung, Herausforderungen und Chancen»

Die Ende August publizierte Studie der Universität Zürich in Zusammenarbeit mit der Universität Bern beleuchtet Herausforderungen und Chancen von Teilzeitarbeit aus Sicht von Arbeitgebenden und Arbeitnehmenden. Hierfür wurden die wichtigsten Erkenntnisse aus der aktuellen Fachliteratur zusammengefasst und Daten des Bundesamtes für Statistik ausgewertet.

Weiter wurden anhand von fünf Best Practice-Beispielen die Erfahrungen von Unternehmen unterschiedlicher Branchen mit Teilzeitarbeit exemplarisch illustriert.

Die vollständige Studie ist auf der Internetseite sbb.ch/teilzeit in den Sprachen Deutsch, Französisch und Italienisch zum Download verfügbar.

Studio dell’UZH: «Il lavoro part-time in Svizzera: importanza crescente, sfide e opportunità»

Pubblicato a fine agosto, lo studio dell’Università di Zurigo in collaborazione con l’Università di Berna evidenzia le sfide e le opportunità del lavoro a tempo parziale dal punto di vista sia dei datori di lavoro che dei dipendenti. A tal fine riassume i risultati più importanti dell’attuale letteratura specializzata, analizza i dati dell’Ufficio federale di statistica e, attraverso cinque esempi di buone pratiche, illustra le esperienze di aziende operanti in settori diversi che adottano il part-time.

Lo studio completo è disponibile in italiano, tedesco e francese ed è scaricabile alla pagina ffs.ch/tempoparziale.