Officine FFS Bellinzona: Le FFS hanno informato i partner sociali sullo sviluppo delle Officine di Bellinzona.

Le FFS hanno risposto ai rappresentanti della commissione del personale e dei sindacati (cope allargata) riguardo all’attuale situazione alle Officine di Bellinzona. A seguito dell’incontro dello scorso 18 febbraio, i partner sociali hanno inoltrato ulteriori domande alle FFS motivando la richiesta con il fatto che vi è ancora poca chiarezza riguardo allo sviluppo dello Stabilimento industriale bellinzonese. Le FFS sono dispiaciute di questa mancanza di chiarezza e hanno nuovamente informato in modo dettagliato la cope allargata. Nei prossimi giorni una delegazione delle FFS incontrerà i rappresentanti del Governo ticinese per un ulteriore scambio di informazioni.

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A seguito dell’incontro informativo sulla situazione alle Officine di Bellinzona svoltosi lo scorso 18 febbraio, i partner sociali si sono appellati alle FFS trasmettendo una risoluzione dell’assemblea del personale delle Officine che chiede di fare chiarezza su alcuni punti e prendere posizione riguardo alle critiche sollevate. I rimproveri riguardano principalmente un’affermazione espressa dalle FFS nel 2013 in occasione della firma della Convenzione sul Centro di Competenza. In quell’occasione le FFS avevano assicurato nel testo uno«sviluppo del volume analogo a quello attuale» per gli anni successivi. Per quanto concerne il volume delle commesse in ore lavorative, le FFS si sono sempre riferite al volume registrato nel 2008. Negli anni seguenti e fino al 2015 le Officine di Bellinzona hanno beneficiato di effetti straordinari, in particolare di ordini supplementari nel settore delle sale montate (Müllheim), di progetti speciali nell'ambito delle carrozze viaggiatori e del risanamento fonico una tantum di carri merci (UFT). Nel 2013 il volume ha raggiunto un picco di circa 450 000 ore. I «volumi analoghi» stabiliti nel novembre 2013 nella Convenzione sul Centro di competenza si riferiscono quindi per le FFS al volume delle commesse senza gli effetti straordinari imprevedibili. Negli anni successivi, a causa del venir meno degli effetti straordinari, dell'aumento della produttività e della rinuncia a ordini particolarmente deficitari, il volume si è stabilizzato allo stato iniziale di 340 000 ore all'anno (volume prospettato per il 2016).

Le FFS sono dispiaciute per il malinteso sullo sviluppo dei volumi
Le FFS sono dispiaciute che le dichiarazioni sullo sviluppo dei volumi alle Officine di Bellinzona nel contesto della firma della Convenzione sul Centro di Competenza non siano state formulate in modo chiaro e abbiano dato spazio a diverse interpretazioni; ciò è stato un errore delle FFS.

Allo stato attuale le FFS ritengono che il volume si stabilizzerà a un livello di 320 000 ore annuali entro il 2020. Per essere in grado di mantenere questo impegno, lo Stabilimento deve essere competitivo riguardo a efficienza e produttività. A tal proposito le FFS hanno avviato, e in gran parte già realizzato con successo, alcuni provvedimenti che hanno permesso di stabilizzare il volume d'affari nel periodo 2013–2014 e di far registrare addirittura un leggero aumento lo scorso anno.

Le FFS si attengono alla strategia resa nota nel giugno 2013 sullo sviluppo delle Officine di Bellinzona e si concentrano sui settori d’attività delle locomotive e delle sale montate come pure su ordini promettenti di clienti esterni. Le FFS rispetteranno l’impegno di garantire un carico di lavoro stabile alle Officine di Bellinzona. Lo sviluppo del mercato, il rapporto prezzo/prestazione per i nostri clienti e la finanziabilità dei trasporti pubblici per i committenti Confederazione e Cantoni rappresentano una grande sfida per le FFS che richiede sforzi da parte di tutti i settori dell’azienda.

Le FFS vogliono garantire la produttività e non licenzieranno nessuno
Come comunicato a febbraio 2016, nella pianificazione a medio termine fino al 2020 per lo stabilimento di Bellinzona, le FFS prevedono un'evoluzione stabile per quanto riguarda le ore di produzione nei settori locomotive e sale montate, mentre dall'anno prossimo l'attività nel settore dei carri merci si stabilizzerà a un livello chiaramente inferiore. Anche per quanto riguarda il numero di collaboratori si prevede un'evoluzione stabile negli anni a venire. La diminuzione dell'organico rispetto al livello massimo del 2011 è riconducibile a partenze e fluttuazioni naturali; mentre per quanto riguarda i collaboratori assunti a tempo determinato la diminuzione è dovuta alla cessazione ordinaria del rapporto di lavoro. Negli scorsi anni le FFS non hanno licenziato alcun collaboratore con un impiego fisso e non intendono farlo neppure nei prossimi anni.

Le FFS investiranno nei prossimi cinque anni oltre 20 milioni di franchi nelle Officine di Bellinzona, altri 20 milioni saranno investiti per ampliare e risanare l'Impianto di servizio in via Pedemonte a Bellinzona, mentre un milione è destinato all’impianto di servizio di Biasca. Con questi investimenti le FFS ribadiscono il loro impegno nel Bellinzonese e nella regione.

Con i partner sociali e il Cantone le FFS intendono sostenere un dialogo costruttivo, aperto e cooperativo sulle Officine di Bellinzona. Anche in futuro le FFS continueranno a informare tempestivamente e con la massima trasparenza riguardo agli sviluppi e a cercare un dialogo.  

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