La lunga chiusura della linea tra Baden-Baden e Rastatt Sud ha messo le FFS in una situazione difficile. Un importante centro nevralgico sull’asse nord-sud, sia nel traffico viaggiatori ma soprattutto nel traffico merci, è stato colpito dalla situazione. FFS Cargo è il più grande attore attivo sull’asse e di conseguenza è stato particolarmente toccato dall’interruzione. Le FFS hanno fatto tutto il possibile per deviare i flussi di viaggiatori e di merci su vie alternative. FFS Cargo, fin dai primi giorni seguiti all’interruzione, è stata in stretto contatto con i propri clienti e ha cercato le migliori soluzioni di trasporto. L’informazione ai clienti è stata attiva 24 ore su 24.
Su iniziativa del CEO di FFS Andreas Meyer, i capi della Deutsche Bahn (DB), delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), delle Österreichischen Bundesbahnen (ÖBB) e della Société Nationale des Chemins de Fer (SNCF) si sono sentiti più volte al fine di ridurre al minimo i disagi nel traffico merci seguiti all’interruzione della linea del Rheintal. Le scorse settimane hanno mostrato che la capacità sulle vie alternative non è stata sfruttata appieno. Il motivo è stata la mancanza di macchinisti abilitati a percorrere le tratte e a condurre determinati veicoli. I capi delle quattro aziende ferroviarie hanno quindi ulteriormente implementato e concretizzato il pacchetto di misure condiviso.
Maggiori informazione sulla riapertura: Comunicato stampa del 29 settembre 2017
Le FFS hanno fatto tutto il possibile al fine di contenere al massimo le conseguenze
La linea del Rheintal è uno degli assi più importanti per il traffico merci su rotaia, con il passaggio di circa 200 treni merci al giorno. Nel traffico merci transalpino tra nord Europa ed Italia attraverso la Svizzera, il traffico merci su rotaia ha una quota di mercato pari al 70 percento, di cui 50 percento nel traffico combinato. Una grossa parte dei treni ha potuto essere deviata su tratte attraverso la Germania, l’Austria e la Francia. La capacità di tracce è in tal senso stata elaborata dalle aziende di trasporto e d’infrastruttura poco dopo l’interruzione. In aggiunta sono stati predisposti un ponte stradale Mannheim/Karlsruhe – Basilea e un ponte navale verso Basilea. Da qui le merci sono state poi trasportate via ferrovia verso l’Italia.
Andreas Meyer, CEO FFS SA: “Facciamo tutto il possibile al fine di contenere al massimo le conseguenze dell’interruzione per i nostri clienti nel traffico merci. A questo proposito ci affidiamo alla forza della ferrovia integrata. Le divisioni Infrastruttura, Traffico Viaggiatori e Traffico Merci collaborano strettamente ed elaborano soluzioni trasversali. Al contempo è deludente constatare come le aziende ferroviarie europee manchino, in una situazione del genere, della necessaria flessibilità, ponendoci di fronte a restrizioni auto-inflitte. A questo dobbiamo lavorare.”
Conseguenze per il traffico merci
Il traffico merci è risultato particolarmente colpito dall’interruzione: la linea tra Offenburg e Karlsruhe non ha infatti potuto essere percorsa dal traffico merci.
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Presso FFS Cargo circa 60 treni al giorno sono stati colpiti dall’interruzione nel corso della presa a carico a Basilea.
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Presso FFS Cargo International, nei giorni di punta, sono stati colpiti dall’interruzione circa 80 treni al giorno (nel complesso sono circa 600 treni a settimana).
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Il concetto sostitutivo di FFS Cargo, con la deviazione del traffico via Sciaffusa-Singen-Stoccarda e in parte via Ulm, è stato messo in atto lunedì 21 agosto. Le capacità in territorio tedesco erano tuttavia limitate a causa dei cantieri. I lavori in corso nella zona di Böblingen si sono conclusi anticipatamente il 6 settembre.
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Dal 21 agosto la stazione di Sciaffusa ha funto da transito di treni merci per e dalla Germania, sia nelle ore diurne che in quelle notturne.
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Il 24 agosto sono circolati 42 treni merci deviati dal nodo di confine Sciaffusa-Singen.
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Altre vie alternative, ad esempio attraverso la Francia o l’Austria, sono state oggetto di discussione con le rispettive aziende ferroviarie. La capacità di tracce e di risorse era tuttavia molto limitata. La via alternativa attraverso il Reno è stata utilizzata a più riprese; per questo motivo le risorse sono state aumentate nei porti basilesi.
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Alcuni treni merci di FFS Cargo International hanno potuto essere deviati. Il 15 agosto è circolato il primo treno di test ChemOil, dotato di locomotiva a diesel, via Stoccarda-Plochingen-Tübingen-Horb verso Singen.
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L’interruzione a Rastatt non ha avuto conseguenze sull’approvvigionamento in Svizzera. FFS Cargo è stata in stretto contatto con i clienti del traffico merci in Svizzera.
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La situazione nelle stazioni di smistamento svizzere è risultata stabile. Alcuni treni hanno stazionato presso le stesse. Il traffico interno si è svolto secondo programma.
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Al momento non è possibile fare previsioni sulle ripercussioni economiche legate all’interruzione di Rastatt. FFS Cargo e FFS Cargo International potranno esprimersi in merito in occasione dell’annuale comunicazione di bilancio.
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SRF Schweiz aktuell del 21 agosto 2017 in merito alle conseguenze dell’interruzione di Rastatt per la società merci affiliata alle FFS, ChemOil.