I lavori di ammodernamento della galleria a doppio binario denominata «Dragonato» sono entrati nel vivo con la demolizione della vecchia galleria. Un centinaio di operai e tecnici hanno lavorato senza sosta per oltre 33 ore tra sabato sera alle 20:00 e lunedì mattina alle 05:00 , tra il 23 e il 25 marzo 2019. Ogni manovra è stata studiata alla perfezione, i lavori da svolgere erano infatti molto particolari e delicati. Si è demolita e rimossa completamente la vecchia galleria in pietra naturale attorno alla quale ne è stata costruita una nuova in calcestruzzo: demolire prestando attenzione a quanto già costruito. È stata necessaria anche la chiusura totale della linea ferroviaria tra Bellinzona e Giubiasco per poter operare in tutta sicurezza e senza compromettere l’infrastruttura ferroviaria: binari, scambi, linea di contatto e segnali. Infatti, solo dopo aver temporaneamente smontato tutti gli impianti che potevano andare danneggiati si è potuto procedere alla demolizione e poi, appena caduto l’ultimo frammento, si è lavorato alacremente per ripristinare la linea: lunedì mattina i treni dovevano tornare a circolare senza restrizioni. Nel secondo fine settimana di lavori straordinari con la linea ferroviaria sbarrata (30 marzo - 1 aprile) si è invece proceduto a ultimare i lavori di finitura della volta della nuova galleria e di ripristino della tecnica ferroviaria.
Un cantiere nel mezzo della città
Il cantiere per l’ammodernamento della galleria «Dragonato» ha preso avvio nell’estate del 2016. Dapprima si è realizzata la nuova galleria, costruendola attorno a quella vecchia. La metodologia di intervento è stata assai complessa: il cantiere è stato infatti gestito mantenendo in esercizio la linea ferroviaria, senza ripercussioni particolari sul traffico ferroviario e garantendo i collegamenti regionali, nazionali e internazionali dei viaggiatori e del traffico merci. Inoltre, si è costantemente garantita la viabilità su via Ospedale e il deflusso delle acque nel torrente Dragonato, che scorre accanto alla strada. Per questo si è proceduto a tappe: dapprima è stato coperto il torrente Dragonato, per deviare la via Ospedale sopra questa copertura e poter realizzare la parte della nuova struttura che si trova al di sotto della strada. In seguito, si è deviato il corso del torrente sotto la sede originale di via Ospedale, per poter realizzare la seconda parte della nuova galleria, quella sotto il torrente e sotto la via Pedotti. Ora che con la demolizione del vecchio manufatto la nuova galleria è stata liberata, sono previsti i lavori di finitura. La messa in esercizio è programmata per la fine dell’anno, a dicembre 2019. L’investimento complessivo è di 16 milioni di franchi, completamente finanziato dalle FFS.
Il rinnovo e il corridoio di 4 metri
La galleria «Dragonato», lunga circa 30 metri, si trova tra le stazioni di Bellinzona e Giubiasco. È un tassello fondamentale dei progetti che le FFS stanno realizzando per garantire l’offerta ferroviaria pianificata con la messa in esercizio delle due gallerie di base (San Gottardo e Monte Ceneri). La galleria venne costruita in pietra naturale nel diciannovesimo secolo, con la realizzazione della prima linea ferroviaria tra Bellinzona e Giubiasco (inaugurata nel 1874). Il manufatto, vista l’età, aveva bisogno di un rinnovo completo, nonché di un profilo di spazio libero più grande per adeguarlo al programma «Corridoio di 4 metri», che la Confederazione sta implementando su tutto l’asse nord-sud del San Gottardo. Il «Corridoio di 4 metri» rappresenta una delle misure chiave per promuovere il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia: a partire dal 2020 consentirà infatti il transito su ferrovia dei container con un’altezza agli angoli di 4 metri. Nel traffico merci europeo sempre più merce viene trasportata per mezzo di questi semirimorchi perché possono caricare quantità maggiori di merce per corsa rispetto ai semirimorchi convenzionali, meno alti.
Linea nord-sud del San Gottardo sbarrata tra Bellinzona e Giubiasco per due fine settimana
Durante le principali fasi di lavoro si è sempre lavorato mantenendo il traffico ferroviario in esercizio, per le FFS è infatti importante che la clientela possa continuare a viaggiare senza particolari disagi nonostante i cantieri. Per demolire il vecchio manufatto è stata invece indispensabile la chiusura totale della linea ferroviaria nord-sud del San Gottardo, tra Bellinzona e Giubiasco. Da sabato sera 23 marzo a lunedì mattina 25 marzo e da sabato sera 30 marzo a lunedì mattina 1. aprile 2019 tutti i collegamenti ferroviari tra Bellinzona e Giubiasco sono stati sospesi. Per la clientela è stato istituito un servizio bus sostitutivo: in totale sono state fatte oltre 336 corse in bus tra le due stazioni ferroviarie, per un totale di 48 bus in servizio. Inoltre, quasi 90 persone hanno assistito la clientela, non solo a Bellinzona e Giubiasco ma anche a Lugano e Chiasso.