Le FFS verificano la sicurezza delle proprie gallerie non solo prima della rispettiva messa in esercizio, ma anche a intervalli regolari nel tempo. A tale proposito è stata effettuata un’esercitazione di salvataggio nella centenaria galleria del Sempione. Nell’intervista Philipp Zimmermann, responsabile del progetto e dell’esercitazione, passa in rassegna e fa un bilancio dell’esercitazione di salvataggio «Sempione».
L’esercitazione di salvataggio «Sempione» è conclusa. La galleria del Sempione è da considerarsi sicura anche in caso di emergenza?
Sì. Grazie a 120 figuranti è stato possibile simulare nel modo più realistico possibile un grande evento in galleria per le forze di intervento. Abbiamo impostato l’esercizio in modo che il coordinamento fosse necessario non solo tra le forze d’intervento a nord e a sud, ma anche tra i due Paesi. In totale hanno partecipato alle operazioni di salvataggio oltre 400 persone. Le squadre hanno gestito molto bene la procedura di elaborazione dell’evento e anche la collaborazione tra i vari attori ha funzionato. L’esercitazione ha dimostrato che in caso di emergenza siamo molto ben preparati per un eventuale salvataggio.
Dove occorrono ancora miglioramenti?
Anche se siamo stati in grado di simulare l’incidente in modo abbastanza veritiero, ogni emergenza è diversa. È quindi difficile pianificare in anticipo per tutti i possibili eventi ed essere preparati a tutte le eventualità. L’esercitazione di salvataggio ha comunque dimostrato che la galleria del Sempione è sicura, i processi e le responsabilità sono chiari e siamo in grado di reagire prontamente in caso di evento. Ogni organizzazione partecipante ha inoltre coinvolto degli esperti che hanno osservato il tutto. I risultati serviranno ad adeguare piani, processi e procedure laddove necessario.
Come affrontate le barriere linguistiche?
Esiste un cosiddetto piano di emergenza binazionale nella rispettiva lingua ufficiale. Questo documento stabilisce le procedure e le responsabilità di tutti gli attori di entrambi i Paesi in caso di evento. Grazie all’esercitazione di salvataggio abbiamo potuto testare se questo piano di emergenza, che abbiamo sviluppato in collaborazione con le organizzazioni di soccorso, è solido e se tutte le forze d’intervento coinvolte hanno familiarità con il piano. Abbiamo anche constatato che la comunicazione funziona bene nonostante le differenze di lingua. Inoltre molte delle persone coinvolte parlano più lingue e questo aiuta il coordinamento.
Come devono comportarsi i viaggiatori se si verifica un incidente in galleria?
La cosa più importante è rimanere il più calmi possibile e seguire le istruzioni del personale dei treni e delle forze d’intervento. È anche fondamentale sostenersi a vicenda, se possibile fornire il primo soccorso senza trascurare la protezione personale.
Dopo questa impegnativa esercitazione di salvataggio La rilassera finalmente?
Sono naturalmente sollevato che tutto sia andato bene e che l’esercitazione ci abbia permesso di constatare che siamo pronti in caso d’emergenza. La preparazione e l’esecuzione sono state molto intense, ma questo tipo di esercitazione ha dimostrato ancora una volta il suo valore. Le esperienze servono a tutte le parti coinvolte non solo per affrontare un grande evento sulla rete ferroviaria, ma anche per i grandi eventi in generale in cui molte organizzazioni partner devono agire in modo coordinato. Ecco perché non vedo l’ora della prossima grande esercitazione.