Con le FFS al più magico campo scout di sempre

Si canta molto, si ride ancora di più e si dorme pochissimo: 30 000 scout da tutta la Svizzera sono nella Valle di Goms a godersi la vita in tenda. Al campo scout «mova» c’è anche il gruppo Schwyzerstärn di Berna. La loro avventura è iniziata con un viaggio in treno fino in Vallese. Un reportage.

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Alcuni sono spavaldi e rumorosi. Altri sono più riservati e preferiscono osservare. Ma tutti hanno una cosa in comune: sulle spalle indossano un enorme zaino con stivali di gomma e sacco a pelo, che portano al punto di ritrovo nel parco sopra la stazione di Berna. «A volte sembrano zaini con le gambe», commenterà più tardi alla stazione di Briga Florian Kurt, responsabile FFS Management degli eventi e capoprogetto FFS per il campo scout federale (CaFe). E infatti, tutti sono stati pregati di portare un solo bagaglio in modo da lasciare libero il passaggio su treni e autobus.

Organizzare, conoscere, contare

Gli scout sono organizzati, questo è subito chiaro. Prima della partenza del sabato, su tutti i bagagli vengono messi dei cartellini con il nome e vengono consegnati gli ultimi moduli per le emergenze. I ragazzi dai 10 ai 14 anni scrivono il numero di cellulare del loro capo o della loro capa sul braccio con un pennarello indelebile. E, ancora più importante: i più piccoli formano delle coppie. «Ognuno di voi cerchi un compagno o una compagna», spiega una capa il cui nome scout è «Casiopaia». «Quando salite, scendete o vi spostate tra i mezzi dovete rimanere sempre insieme. Se qualcuno non vede più il proprio compagno o la propria compagna deve subito venire a dircelo.»

Il fazzolettone viene annodato scrupolosamente, i lacci stretti un’ultima volta e poi, via, si parte. I 16 capi contano i loro 82 scout, di certo oggi né per la prima né per l’ultima volta. Dopodiché, il gruppo Schwyzerstärn si mette in cerchio per celebrare l’inizio di questo evento senza eguali e si avvia per tempo al binario 1 da dove partirà il treno speciale.

Contatto con l’ISS?

Mentre la maggior parte degli scout aspetta il treno speciale cantando a squarciagola, «Fargo» è seduto un po’ in disparte assorto in un manga. «Ho portato due libri, i miei genitori me ne porteranno un terzo il giorno delle visite», spiega. Gli abbiamo chiesto cosa lo entusiasmi di più del CaFe: «Non vedo l’ora di fare il bagno nel lago, provare tante belle cose nuove e soprattutto salire sulla torre. Magari da lì si riesce addirittura a mettersi in contatto con l’ISS.»

Non è la prima volta che le due amiche «Lepista», 9 anni, e «Atropa», 10 anni, vanno a un campo scout. Ma questa volta è tutta un’altra cosa: ad aspettarle c’è il campo federale. Sono entusiaste di incontrare scout da tutta la Svizzera ma anche «di tutto il resto», dice Atropa.

Il treno speciale sta entrando in stazione. «Tenete d’occhio i vostri compagni, salite uno per volta, c’è posto per tutti», grida «Casiopaia» nel trambusto, e intanto riconta per l’ennesima volta i suoi scout.

Sul treno speciale per Briga

Il treno speciale parte puntuale alle 12.17. A bordo, assieme al gruppo scout Schwyzerstärn, ci sono anche altri gruppi provenienti dalla Svizzera romanda, dalla regione ai piedi meridionali del Giura e dall’Altopiano, tutti diretti a Briga. Solo in questo sabato, le FFS assieme alla Matterhorn Gotthard Bahn (MGB) e AutoPostale, accompagnano quasi 20 000 scout alla stazione di Ulrichen. I partecipanti al CaFe arrivano anche con i treni provenienti da Göschenen, Airolo e Meiringen. Ma il punto nodale per eccellenza è la stazione di Briga: oggi dai treni FFS scenderanno circa 1000 scout ogni ora, per un totale di oltre 10 500 persone.

«Caurus» e «Zuko», due ragazzini di 12 anni, sono curiosi di vedere l’accampamento, grande quanto 170 campi da calcio. E sono emozionati all’idea di rimanere svegli fino a tardi. Chiediamo se ci sia altro che non vedono l’ora di fare: «Niente», si affrettano a rispondere entrambi. Ma i loro sorrisi maliziosi lasciano intendere che stanno già tramando qualche scherzetto.

«Kathara» e «Saphira», due ragazzine di 10 anni, non vedono l’ora di stare due settimane senza genitori. «Sarà fantastico», affermano in coro. «E poiché è un campo così grande, speriamo anche di conoscere tante persone nuove.»

Poco prima di Briga, i capi contano di nuovo i loro scout. Dopodiché nelle carrozze risuonano nuove istruzioni: «Mettete a posto, preparatevi, non spingete» e in un attimo gli scout scendono dal treno speciale riversandosi come un fiume in piena sul marciapiede della stazione di Briga.

Rilassato con indosso il suo giubbotto giallo, Florian Kurt è vicino alle scale che conducono al sottopassaggio e indica ai vari gruppi la strada per la MGB o l’autopostale. Per questa giornata di arrivi, il capoprogetto FFS incaricato del CaFe ha deciso di indossare i panni di una guida per la clientela e di aiutare gli scout alla stazione di Briga.

Tutto funziona

Quest’estate la Svizzera torna a fare festa in grande stile: in tutto il Paese sono in programma circa 1000 eventi e le FFS accompagneranno il pubblico in modo sicuro e puntuale alle manifestazioni e poi di nuovo a casa. Il campo federale scout «mova» è uno dei maggiori appuntamenti di quest’anno, per questo il Management degli eventi FFS ha assunto la direzione generale del progetto e si assicura che tutto fili liscio. «Le sfide logistiche e organizzative sono enormi», spiega Florian Kurt, «ma è da più di tre anni che ci stiamo preparando all’evento e tutto sta funzionando perfettamente.» Per gli arrivi e le partenze degli scout, nonché per le giornate di visita, le FFS hanno previsto oltre 80 treni speciali.

Fonte: FFS

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Via dal campo!

«Casiopaia», «Fargo», «Caurus», «Zuko», «Kathara», «Saphira» e tutti gli altri scout del gruppo Schwyzerstärn sono ormai a bordo di un treno della MGB e stanno per arrivare a Ulrichen. A tutti loro auguriamo buon divertimento. Godetevi il CaFe 2022!