All'intervista partecipano Raphael Kurmann, capoprogetto generale di NextGen BTG e Michael Hirsiger, manager degli impianti operativo di FFS Energia e proprietario dell’impianto della Sc di Massaboden.
Che cos’è un edificio della tecnica ferroviaria e quali elementi sono stati sottoposti a test?
Raphael: L’edificio della tecnica ferroviaria (BTG) serve in primo luogo a proteggere l’equipaggiamento d’esercizio degli impianti di sicurezza, elettronici e di telecomunicazione, nonché la relativa alimentazione di corrente. Il nostro obiettivo era quello di progettare il nuovo edificio della tecnica ferroviaria in modo più sostenibile. Il cambiamento più evidente è stato il passaggio dal calcestruzzo al legno. Dovevamo garantire che i requisiti di protezione antincendio, sicurezza antisismica, protezione antieffrazione e durevolezza fossero rispettati anche con questo materiale. Anche la facciata fotovoltaica, che conferisce all’edificio un aspetto del tutto nuovo, non passa inosservata.
Oltre che sulla costruzione in legno e sull’impianto fotovoltaico, abbiamo svolto test anche in relazione al BIM (Building Information Modelling), su un nuovo concetto di climatizzazione e su diverse ottimizzazioni degli interni.
Quali vantaggi offre il nuovo tipo di costruzione e quando verranno impiegati i nuovi edifici della tecnica ferroviaria?
Raphael: Un tipo di costruzione sostenibile non è solo «green», ma offre anche diversi vantaggi lungo l’intero ciclo di vita. Nello specifico, se utilizziamo il legno come materiale da costruzione non dobbiamo isolare ulteriormente l’edificio e dobbiamo raffreddare e riscaldare meno che in passato. Questo ci ha permesso di ridurre le dimensioni dell’impianto di raffreddamento e, parallelamente, i costi di esercizio e manutenzione. Inoltre, la facciata fotovoltaica ha trasformato l’edificio della tecnica ferroviaria da semplice consumatore a fornitore di energia. Grazie al sistema fotovoltaico possiamo utilizzare l’energia direttamente nell’edificio e immettere il surplus in rete. Tutti questi risultati fanno sì che il nuovo edificio abbia un costo inferiore lungo l’intero ciclo di vita.
I primi progetti di pubblicazione saranno presentati all’UFT all’inizio del 2024 e i primi nuovi edifici della tecnica ferroviaria verranno ultimati e messi in esercizio nel 2026.
Dove si trova ora l’edificio pilota?
Michael: Nell’ambito del rinnovo della sottocentrale FFS di Massaboden era necessario costruire un locale tecnico aggiuntivo per gli impianti di comando. Grazie alla mia precedente attività in I-AEP-ENG-FS ero a conoscenza della nuova cabina tecnica con struttura in legno. Così abbiamo messo in contatto il team di progetto di EN con le colleghe e i colleghi di I-NAT-PAG. In occasione di uno scambio di conoscenze intersettoriale, Raphael e io abbiamo iniziato a parlare del fatto che si stava cercando un utilizzo definitivo per l’edificio pilota. Così l’edificio è stato trasportato a Bitsch, dove sicuramente sarà utilizzato come locale tecnico per i prossimi 20 anni.
Un ulteriore ripercussione positiva è che ora anche FFS Energia sta verificando se in futuro sia possibile realizzare le sottocentrali in legno. Questa storia dimostra anche che vale la pena guardare in direzioni diverse e confrontarsi con altri settori. Perché così si trovano soluzioni interessanti per il sistema globale della ferrovia.