Co-direzione: dirigere in coppia

Una posizione, due responsabili: nella co-direzione, due persone condividono una posizione dirigenziale. Questa forma di job sharing è ancora un fenomeno marginale in Svizzera, ma con una tendenza in aumento. Vi spieghiamo vantaggi e svantaggi, segreti del successo e quale ruolo gioca il job sharing in posizioni di alta responsabilità presso le FFS.

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Che cos’è una co-direzione?

La co-direzione è una forma particolare di job sharing nella quale, di norma, due quadri dirigenti condividono la stessa posizione. Ognuno dei due responsabili lavora a tempo parziale. Spesso, questa divisione delle mansioni dirigenziali viene anche definita «top sharing».  .

Tendenza al rialzo: top sharing in Svizzera

In Svizzera, il job sharing è ancora un fenomeno marginale. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, nel 2021 il job sharing riguardava il 9,5% dei lavoratori. Il modello di top sharing interessa, di conseguenza, una percentuale di persone ancora più esigua. Tuttavia, questa quota è aumentata negli ultimi dieci anni, come dimostrato dallo studio «Job- und Topsharing in der Schweiz. Eine Bestandsaufnahme in kleinen, mittleren und grossen Organisationen in drei Sprachregionen» (job e top sharing in Svizzera: un bilancio in organizzazioni piccole, medie e grandi nelle tre regioni linguistiche) della scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale FHNW, su incarico dell’associazione PTO (Part-time Optimisation). Secondo questi dati, rispetto a dieci anni fa il job e top sharing è stato introdotto in più organizzazioni in Svizzera e più persone lavorano con questo modello. In particolare, è cresciuta la diffusione del top sharing, anche se la quota di job sharing rimane nettamente superiore a quella di top sharing. 

Equilibrio tra lavoro e vita privata, pari opportunità, diversità: vantaggi di una co-direzione

Una co-direzione è un modo ideale per offrire prospettive ai collaboratori e alle collaboratrici a tempo parziale e per consentire loro di assumere un compito dirigenziale: indipendentemente dal fatto che si opti per un lavoro a tempo parziale per motivi familiari o per una formazione continua, questa scelta non è più in contrasto con una posizione dirigenziale. Una co-direzione contribuisce in modo sostanziale alle pari opportunità e favorisce l’equilibrio tra lavoro e vita privata. La responsabilità e il carico di lavoro sono distribuiti su più persone, inoltre il tempo di lavoro ridotto si riflette positivamente su produttività, efficienza e soddisfazione. La co-direzione promuove anche la diversità all’interno del team e in azienda grazie a fattori quali personalità, stili dirigenziali, esperienze, generi, generazioni e punti di vista differenti. Inoltre, una co-direzione beneficia di una rete più ampia ed è più facile operare sostituzioni durante le assenze.

Un esempio? In questo video, le collaboratrici FFS Linda Trapletti e Gwendolyn Gisler-Pfaffen raccontano la loro esperienza di co-direzione. Insieme, gestiscono diversi collaboratori e collaboratrici nei Centri viaggiatori di Baar, Cham e Rotkreuz.

Fonte: SBB/CFF/FFS

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Coordinamento, comunicazione e presenza percepita: le sfide delle co-direzioni

Una cosa è certa: il top sharing ha anche degli svantaggi, tra i quali troviamo, in particolare, l’onere di lavoro necessario per coordinarsi, trovare accordi e compromessi nelle decisioni. Si aggiunga che la presenza delle singole persone viene percepita meno rispetto al tempo pieno e i team devono familiarizzare con due responsabili.

Segreti per il successo: come far funzionare una co-direzione

Se le mansioni di un impiego sono adatte al job sharing e tutti i soggetti coinvolti sono convinti di questo modello, per il successo del top sharing devono essere soddisfatti ulteriori requisiti. Entrambi i co-leader devono vivere veramente questo modello. Facciamo alcuni esempi:

  • Entrambi i dirigenti devono essere compatibili, flessibili e devono presentarsi uniti.
  • Devono avere valori simili.
  • Devono trovare un metodo di lavoro adatto a entrambi e devono portarlo avanti insieme. Rientrano in quest’ambito, ad esempio, gli elenchi di cose da fare e gli appunti per i colloqui.
  • È fondamentale curare uno scambio e una comunicazione regolari, anche con il team che si sta dirigendo. Impegno del dirigente immediatamente superiore e comunicazione chiara sulle attese reciproche.
  • Definizione di una persona referente per gli stakeholder.
  • Una buona pianificazione e la capacità di discostarsene all’occorrenza.
  • Un sistema di archiviazione adatto: entrambi i dirigenti hanno sempre accesso a tutti i documenti.

In due si ottengono più risultati: co-direzioni presso le FFS

Le FFS offrono il job sharing già da diversi anni. Hanno infatti introdotto questo modello per i numerosi vantaggi che presenta: possibilità di condividere le responsabilità, funzione di conduzione anche con il tempo parziale, promozione della diversità, conciliabilità tra lavoro e vita privata, solo per citarne alcuni.

Il tema del job sharing si è consolidato in seno alle FFS anche a livello direttivo, ci sono infatti esempi di co-direzione anche tra i quadri di livello alto: Barbara Burri e Monique Saurer dirigono insieme con successo il settore HR di FFS Cargo. Nell’intervista sul blog FFS Cargo «Co-direzione: fare qualcosa di bello insieme» raccontano questa collaborazione.

Le FFS offrono opportunità di job sharing sia in ruoli con responsabilità dirigenziale sia per mansioni che ne sono prive. L’azienda promuove il job sharing in posizioni direttive con la possibilità di basarsi su una percentuale di occupazione del 120 anziché del 100%. Negli annunci di lavoro, le FFS specificano quando una posizione è particolarmente adatta per una co-direzione; la pagina delle FFS «Posti liberi» consente inoltre di cercare in modo mirato queste tipologie di lavoro. La soluzione migliore è che i candidati si propongano direttamente per una co-direzione.

Per ulteriori informazioni su carriera e job sharing: Pagina FFS «Job sharing: in due si ottengono più risultati».

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