Rispolverare i tesori: la passione di Andrea Kuratli

Dalla crisi petrolifera all’elettrificazione e alla promozione della Svizzera come meta turistica. Con la digitalizzazione dei manifesti delle FFS, Andrea Kuratli rende accessibile a un vasto pubblico gli avvenimenti storici e l’umore della società.

Tempo di lettura: 3 minuti

Digitalizzare i manifesti delle FFS è come recuperare un tesoro, dice Andrea Kuratli. È archivista e collaboratrice scientifica presso FFS Historic. Più di due anni fa, lei e una collega hanno iniziato a indicizzare e digitalizzare i manifesti. Tuttora rimangono innumerevoli rotoli di cartone accatastati, di cui neanche lei conosce il numero esatto. Facendo una stima, suppone che si tratta di circa 8500 manifesti: in altre parole, almeno un altro anno e mezzo di lavoro.

«Bisogna guardare le immagini e aprirsi alle impressioni che suscitano.»
Andrea Kuratli

La postazione di riproduzione digitale: il cuore dell’attività

Nel magazzino di FFS Historic, Andrea Kuratli ha costruito la sua area operativa mettendoci cuore e creatività: la postazione di riproduzione dove fotografa e digitalizza i manifesti. Pareti nere circondano un tavolo utilizzato per «aspirare» i manifesti, in modo da eliminare le pieghe. La fotocamera è installata al di sopra del tavolo. All’inizio del lavoro, Andrea calibra la fotocamera e controlla le condizioni di illuminazione. Una volta fotografati i manifesti, ne registra anche il formato, il materiale, la tecnica di produzione e lo stato di conservazione nel database. Così il progetto di retro-digitalizzazione, cioè la digitalizzazione dei manifesti cartacei, diventa anche un inventario.

Dal dipinto al manifesto

In passato, su commissione delle FFS, gli artisti dipingevano quadri da trasferire su lastre di pietra. Colore per colore. I singoli colori venivano poi stampati uno sopra l’altro in più passaggi con la tecnica di stampa della litografia, fino a realizzare il manifesto. Ancora oggi FFS Historic possiede dipinti originali di artisti famosi.

Fonte: FFS Historic
«I manifesti non dovrebbero raccogliere polvere in un archivio, ma dovrebbero essere accessibili a un vasto pubblico.»
Andrea Kuratli

Testimoni del tempo

I manifesti raccontano temi importanti a livello sociale e di storia dei trasporti.

Ad esempio, l’elettrificazione della ferrovia o il biglietto per famiglie a basso costo negli anni del dopoguerra. Dagli anni Cinquanta, l’automobile è diventata un serio concorrente della ferrovia. Perciò si pubblicizzavano già allora i vantaggi del treno, mezzo di trasporto sicuro e comodo.

Con la digitalizzazione, la grande collezione di manifesti sarà ora accessibile al grande pubblico come testimonianza dei tempi, oltre ad essere conservata per le generazioni future.

Riproduzioni di manifesti

Con la digitalizzazione, i manifesti FFS sono visibili online. Le riproduzioni possono essere ordinate per uso privato presso FFS Historic: SBB Historic | Plakatreproduktionen (in tedesco).

I manifesti mostrati in questo articolo

Blog

Sul Historic Blog (in tedesco) Andrea Kuratli racconta regolarmente il progetto dei manifesti e diversi aspetti della collezione di FFS Historic. Il blog è disponibile solo in tedesco.

Visita guidata

Il 24 novembre 2022 si terrà una visita guidata relativa ai manifesti per l’introduzione dell’orario cadenzato e ad altre tematiche: SBB Historic | Wir fahren mit Takt (in tedesco).

L'anniversario

Ma non è solo l’anniversario dell’orario cadenzato: le ferrovie svizzere festeggiano 175 anni di attività con diversi eventi pubblici. Il programma comprende giornate delle porte aperte nelle officine, visite guidate e corse con convogli storici. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito 175-anni.ch.

Ritratto

Andrea Kuratli è archivista e collaboratrice scientifica nel settore delle collezioni. Ha conseguito un master in etnologia, geografia e storia dell’arte dell’Asia orientale con focus sull’antropologia visiva e un master in scienze dell’informazione. Dal 2018 lavora presso FFS Historic, la Fondazione per il patrimonio storico delle FFS, e nel 2019 ha iniziato a digitalizzare i manifesti.

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