Coronavirus: informazioni generali per i media

Questo articolo contiene informazioni generali per i rappresentanti dei media sull’impatto del coronavirus sulle FFS. I link ai precedenti comunicati stampa sull’argomento sono elencati nella colonna di destra.

Revocato l'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici

Il 30 marzo 2022 il Consiglio federale ha confermato la revoca, a partire dal 1° aprile 2022, di tutte le misure legate alla pandemia da Coronavirus. Di riflesso decade anche l'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici. I viaggiatori che desiderano comunque portare la mascherina sono naturalmente liberi di farlo.

Come si sviluppa la domanda presso le FFS?

Durante la pandemia coronavirus, le FFS hanno pubblicato l’andamento dei passeggeri-chilometro su base mensile a causa della situazione straordinaria. Ora pubblicano nuovamente questi dati sul portale statistico delle FFS in concomitanza con il bilancio annuale. La Litra (Ligue suisse pour l’organisation rationnelle du trafic) pubblica nel suo rapporto trimestrale (in francese) i dati sullo sviluppo del trasporto ferroviario di passeggeri e merci.

Cade l'obbligo di certificato nei ristoranti e bistrot FFS così come l'obbligo di mascherina nei centri viaggiatori, presso gli sportelli e nei commerci delle stazioni

Lo scorso 16 febbraio il Consiglio federale ha deciso di mettere in atto una serie di allentamenti legati alla pandemia da Coronavirus. In quest'ottica, dal 17 febbbraio 2022 non vi è più l'obbligo di certificato presso i ristoranti e i bistrot FFS. Anche l'obbligo di mascherina presso i centri viaggitori, gli sportelli e i commerci nelle stazioni è caduto; è naturalmente consentito indossare di propria volontà la mascherina in questi spazi. Con la revoca dell'obbligo di telelavoro, il settore dei trasporti pubblici si aspetta un aumento dei viaggiatori.

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Il sistema di climatizzazione moderno protegge i passeggeri e il personale

Una buona circolazione dell'aria e anche la fornitura di aria fresca è fondamentalmente assicurata dalla ventilazione. Questo è particolarmente importante per i viaggi sulla lunga distanza, dove trascorre fino a un'ora tra due fermate e l'apertura delle porte. I moderni sistemi di climatizzazione assicurano che l'aria negli scompartimenti del treno sia completamente rinnovata con aria esterna, in media da 6 a 10 volte all'ora.

I climatizzatori e i riscaldamenti nei treni rappresentano un rischio di trasmissione?

No. I chiarimenti in materia di medicina del lavoro, d’intesa con l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), hanno dimostrato che, sulla base delle conoscenze attuali, non sussistono sospetti di trasmissione del coronavirus tramite gli impianti di climatizzazione e ventilazione.

Nelle nostre carrozze l’aria viene cambiata completamente più volte all’ora. Nelle flotte più moderne come i veicoli FLIRT, la portata volumetrica dell’aria esterna è regolata in base al grado di occupazione. Precisamente: l’aria condizionata immessa nelle zone viaggiatori è costituita da una parte di aria di ricircolo e da una parte di aria fresca esterna. La quantità della portata volumetrica dell’aria esterna si basa sulle direttive degli standard europei. La portata volumetrica di aria esterna varia da 10 a 15 metri cubi all’ora per persona in funzione della temperatura dell’aria esterna e dell’occupazione nel treno. L’aria immessa nei compartimenti viaggiatori viene rinnovata ogni due-tre minuti e l’aria esterna ogni quattro-sette minuti.

Queste cifre mostrano chiaramente che gli impianti di climatizzazione forniscono sufficiente ventilazione, ricambio d’aria ed effetto di rarefazione. Al confronto, i coefficienti di ricambio d’aria negli edifici climatizzati sono nettamente inferiori con due-cinque ricambi all’ora.

Sia l’aria esterna sia l’aria di ricircolo della climatizzazione sono depurate mediante filtri dell’aria di categoria ISO Coarse, conformemente a ISO 16890. Le specifiche per la scelta del tipo di filtro dell’aria utilizzato si basano anch’esse sulla direttiva degli standard europei. Le FFS sostituiscono questi filtri ogni 90 giorni.

I valori di CO2 sono troppo elevati?

Le FFS eseguono regolarmente le proprie misurazioni utilizzando attrezzature di misurazione calibrate e condizioni limite chiaramente definite. Le concentrazioni di CO2 misurate secondo queste procedure di prova accreditate rispettano i valori imposti in conformità con i requisiti legali e normativi dell’esercizio ferroviario.

Nei sistemi di climatizzazione di tutti i tipi di treni, muniti di aria condizionata, sono installati dei sensori che registrano, controllano e regolano continuamente la concentrazione di CO2. La concentrazione di CO2 nell'aria cambia in maniera dinamica e dipende da vari fattori e diverse variabili. Appena la concentrazione di CO2 aumenta, i controlli dell'aria condizionata reagiscono e regolano la fornitura di aria fresca proveniente dall’esterno. Questa regolazione può richiedere a volte diversi minuti.

I valori misurati attraverso un procedimento di controllo accreditato, utilizzando un apparecchio di misura portatile calibrato, hanno confermato come i valori si situano su livelli da normale a sufficiente e quindi su livelli non pericolosi per la salute (tra 750 ppm e 1400 ppm). In pochissimi casi e per pochi minuti sono stati rilevati aumenti della concentrazione di CO2 su valori di 1700-1860 ppm. Si è tuttavia visto come i sistemi di regolazione dell’impianto di climatizzazione reagiscono velocemente e regolano l’entrata di aria fresca/esterna aprendo la valvola dell'aria esterna. In pochi minuti si raggiungono così nuovamente concentrazioni di CO2 più basse. Le misurazioni sui treni sono state fatte in differenti tratte, con diversi gradi di occupazione dei treni, in differenti parti del convoglio e in giorni diversi.

Dato che una parte dell'aria è rimessa in circolo attraverso dei filtri, il CO2 non è una buona misura della qualità dell'aria secondo la scienza.

Qual è il bilancio delle FFS riguardo all’obbligo della mascherina nei trasporti pubblici?

L'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici è rimasto in vigore per 21 mesi. Durante questo lasso di tempo, la maggioranza dei viaggiatori ha rispettato l'obbligo. Le aziende di trasporto pubblico ringraziano la propria clientela per la disciplina dimostrata.

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