Grazie al BIM tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto

Il BIM decreta la fine dell'era dei progetti edilizi a compartimenti stagni e semplifica la collaborazione. Raggruppando tutte le informazioni in un unico posto, le persone coinvolte nei progetti possono avere sempre la visione d'insieme sui progressi dei colleghi.

Tempo di lettura: 4 minuti

Tubature, ventilazione, elettronica: la costruzione di una galleria − e ne è un esempio quella di Brütten − è un'opera complessa che coinvolge numerosi specialisti, dagli esperti di tecnica ferroviaria agli ingegneri civili. Ciascuno è responsabile della «sua» parte, ma alla fine come si fa a far combaciare tutti i pezzi del puzzle?

Con il BIM si tiene tutto sotto controllo

Per farlo, le FFS hanno deciso di puntare sul BIM, a cominciare dal cantiere della galleria di Brütten. BIM sta per «Building Information Modelling» (in italiano: modello d'informazioni di un edificio) e consiste in una sorta di contenitore virtuale nel quale ogni specialista inserisce i «suoi» pezzi del puzzle, anziché gestirli individualmente come accadeva in passato. «Questo metodo offre un grande vantaggio», spiega Josef Sautter, capo della sezione di tratta della galleria di Brütten e responsabile BIM nell'ambito del progetto. «I progettisti delle varie componenti lavorano contemporaneamente al modello: possono così vedere in tempo reale chi gestisce i vari pezzi del puzzle e farli combaciare al meglio.»

Il BIM non si limita al 3D

Per i propri progetti di costruzione, le FFS coinvolgono spesso ditte esterne. In quello della galleria di Brütten, ad esempio, la pianificazione è affidata alla comunità d'interessi BRÜTT, con le ditte ILF, Emch+Berger e Aegerter & Bosshardt. Konrad Blank, direttore di ILF, apprezza i vantaggi offerti dal BIM. «Con questo modello si possono visualizzare in 3D tutti i pezzi del puzzle.» Ma il BIM non si limita a questo: «I dati sono integrati da numerose informazioni, come quelle relative ai materiali utilizzati.» Insomma, il BIM è anche una sorta di banca dati.

Zurigo–Winterthur: il progetto della galleria di Brütten

Le FFS e la Confederazione stanno attualmente valutando la costruzione della galleria di Brütten, con la quale intendono risolvere i problemi di capacità tra Zurigo e Winterthur. Grazie alla linea ferroviaria a quattro binari prevista sarà possibile far circolare circa 900 treni al giorno. I 670 treni che dal 2019 percorrono quotidianamente la tratta Effretikon−Winterthur hanno infatti esaurito la capacità dell'attuale linea a doppio binario. Il Parlamento discuterà della realizzazione del progetto nel corso di quest'anno.

«Il BIM ci costringe a progettare in modo più preciso e ci permette di evitare gli errori.»

Per Konrad Blank, il BIM è anche un metodo di lavoro che, pur rendendo inizialmente i progetti più impegnativi per le persone coinvolte, è anche molto efficace. «La digitalizzazione porta con sé strumenti moderni e l'esigenza di progettare seguendo un modello ben preciso. Tutte le informazioni che riguardano le diverse componenti del progetto devono inoltre essere gestite in un unico posto.» Tutto ciò comporta, all'inizio, un onere lavorativo maggiore, ma offre nel contempo più sicurezza in termini di pianificazione. «Nel complesso questa metodologia di lavoro ha i suoi vantaggi. Perché ci costringe a progettare in modo più preciso e ci permette di correggere gli errori sul nascere. E se comunque ci scappa un errore, lo possiamo eliminare più rapidamente.» Rimandare alla «fase successiva» non è quindi possibile con il BIM. «Ciò richiede un maggior impegno anche da parte di noi committenti, perché tante decisioni vanno prese prima di quanto avremmo fatto in passato», dichiara Josef Sautter.

Discussioni più vivaci e scambi stimolanti

Il fatto di avere sott'occhio tutte le componenti del progetto stimola la creatività. «Insieme possiamo meglio concepire nuove varianti», spiega Josef Sautter. Miglior visibilità significa però anche maggior responsabilità. «Tutti coloro che lavorano al progetto devono anche seguire da vicino quello che fanno gli altri. L'era dei progetti a compartimenti stagni è quindi finita: non ci sono più scuse», afferma Konrad Blank.

Lui e Josef Sautter sono d'accordo: il BIM va decisamente a vantaggio dello spirito di squadra e dell'interazione tra specialisti. «Dato che riusciamo a visualizzare molto meglio il progetto rispetto a quanto facevamo con i piani in 2D, riusciamo anche a capirci molto prima», dichiara Konrad Blank.

Da disegnatori a modellisti

Lavorare con il BIM comporta delle sfide anche per i collaboratori, che devono tenere il passo con l'evolversi dei profili professionali. «I mestieri del progettista e dell'ingegnere si fondono sempre più, mentre i disegnatori si trasformano in modellisti BIM», continua Konrad Blank. Si tratta comunque di un processo che richiederà del tempo. «Al momento la maggior parte delle persone coinvolte nella progettazione non ha alcuna esperienza di BIM. Con la galleria di Brütten ci troviamo ora nella fase preliminare del progetto. Impiegare il BIM sin dall'inizio ci permette di maturare l'esperienza necessaria per gestire anche le fasi di progettazione successive», afferma Josef Sautter. Sebbene un simile cambiamento susciti la preoccupazione di alcuni collaboratori, egli ha comunque già ottenuto numerosi riscontri positivi. «Un collega si è dichiarato entusiasta dello scambio che è derivato dalle animate discussioni nate attorno al modello; un altro mi ha confessato che si aspettava che tutto sarebbe stato molto più complicato; un'altra ancora mi ha detto che così il suo lavoro è molto più stimolante.»

BIM@FFS

Le FFS stanno facendo le loro prime esperienze con il BIM in numerosi progetti. Intendono infatti introdurre questo metodo per gli immobili e per l'infrastruttura ferroviaria rispettivamente entro il 2021 e il 2025. Gli obiettivi al riguardo sono tratti dal Piano d'azione Svizzera digitale. Le FFS contano così di incrementare dal 5 al 10 percento l'efficienza in fatto di obiettivi, scadenze e costi dei progetti.